Ancora un intoppo a Sala d’Ercole che vede protagonista la Finanziaria del 2021. nel E’ stata rinviata alle 15 di questo pomeriggio- 19 marzo- la conferenza dei capigruppo parlamentari dell’Ars per discutere sulle questioni problematiche che in questi giorni hanno rallentato il procedimento, già tortuoso, di deliberazione del ddl di Stabilità.
“Alla luce del comportamento che definiamo ‘offensivo‘ di diversi componenti del governo e in particolare del vicepresidente della Regione Gaetano Armao nei confronti dei rappresentanti dei gruppi di opposizione, riteniamo non ci sia spazio per alcun confronto al di fuori dell’aula parlamentare. Pertanto non parteciperemo alla riunione informale sulla manovra finanziaria convocata oggi pomeriggio“, scrivono in una nota indirizzata al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, i capigruppo Giuseppe Lupo (Pd) Giovanni Di Caro (M5S) e Claudio Fava.
IL CAMMINO DELLA FINANZIARIA
Soltanto cinque articoli della finanziaria sono stati approvati ieri nel pomeriggio dai deputati regionali. Si tratta delle norme di cui agli articoli 8, 23, 28, 29 e 30.
Una tabella di marcia troppo lenta in vista di un ddl di Stabilità di 136 articoli e che vede un Esecutivo caduto due volte vittima dei franchi tiratori della maggioranza: la prima su un emendamento del Pd, sostenuto dal M5S che modifica la norma sul fondo di garanzia in favore delle piccole e medie imprese. Il voto segreto ha dato il via libera a una modifica su cui si era espresso negativamente l’assessore all’Economia Gaetano Armao.
Secondo l’esponente del governo Musumeci, si determina “l’impossibilità di procedere alla stipula dell’accordo di finanziamento con la Banca europea degli investimenti (protagonista della norma in questione, ndr) perché viene meno la copertura delle spese eventuali previste dall’intesa”.
Nella serata di ieri un nuovo ko del governo, costretto ad assistere all’approvazione di un emendamento all’articolo 29: la norma dà la possibilità all’assessore regionale all’Ambiente di nominare un amministratore straordinario per il porto turistico di Licata. L’emendamento, approvato a voto segreto, nonostante il parere negativo del governo con l’assessore all’Ambiente Toto Cordaro, ha ridotto il compenso dell’amministratore da cinquanta a diecimila euro annui.
Nel mezzo si registra anche l’accantonamento dell’articolo 22 denominato ‘Interventi e semplificazione amministrativa in materia di formazione professionale’.
“L’interesse prevalente della Formazione professionale sia rivolto agli alunni e ai formatori, non agli enti, soprattutto a quelli grossi”, ha dichiarato il capogruppo M5s Giovanni Di Caro, che ha chiesto l’accantonamento dell’articolo doveva essere oggetto di una riunione dei capigruppo fissata per oggi alle 12 ” per chiarire – ancora Di Caro – i tanti aspetti poco chiari della norma che mettono in primo piano gli interessi degli enti formatori a scapito di alunni e insegnanti”.
Sala d’Ercole di Palazzo dei Normanni aprirà i lavori d’aula oggi alle ore 16.