Sulla proposta di delibera che domani sera, 30 gennaio, approderà in Consiglio comunale a Catania, per l’approvazione dell’aumento della tariffa dei rifiuti, è intervenuta la capo gruppo del gruppo consiliare “In campo con Pogliese” Paola Parisi.
“Ci dispiace che all’ordine del giorno sia stata messa in fretta e furia una deliberazione che tutto è tranne uno strumento a favore dei cittadini”. dice. ” Ci rammarica, oltretutto, constatare che la stessa ricalca appieno lo schema dell’ultima delibera votata nella precedente consiliatura (risalente al 2014), con l’unica differenza dell’aumento tariffario lineare del 15% per le categorie di utenze esistenti”.
“Un testo che non conosce equità sociale – aggiunge – anche perché andrà soprattutto a penalizzare le utenze domestiche. Siamo molto perplessi a causa di questi obblighi amministrativi legati al dissesto, che stanno portando il consiglio a dover votare al buio. I catanesi non possono essere massacrati e gli strumenti per farlo ci sono già da adesso – aggiunge la consigliera. Basterebbe perdere alcuni minuti e guardare ciò che hanno fatto altre aree metropolitane della nostra stessa dimensione, per applicare anche a Catania tasse eque in proporzione al tipo di utenza”.
“E, per questo, occorre prima di tutto aumentare e differenziare le categorie, poichè nell’attuale conformazione si trovano ancora accostamenti scandalosi e l’80% dell’incremento ricadrà sulle abitazioni. Può mai essere paragonato, ad esempio, un albergo ad un appartamento? E un albergo con ristorante può pagare quanto un albergo senza i servizi ristorativi? Peraltro i dati attualmente in possesso degli uffici, che sono in forte difficoltà, non ricalcano la realtà dei fatti, ed è necessario che si inizi a fare sin da subito una nuova mappatura delle utenze stesse”.
“Le dichiarazioni dell’amministrazione ci stanno allarmando, soprattutto per le previsioni ottimistiche sulla lotta all’evasione. In più – evidenzia Parisi – non siamo ancora a conoscenza delle intenzioni dell’Amministrazione riguardo alla modifica del regolamento Iuc, per la revisione delle agevolazioni e delle esenzioni che potrebbero venire incontro alle fasce deboli. Ma neanche sappiamo come si vorrà gestire la lotta agli evasori (che oggi si attestano attorno al 50% dei censiti), considerato che a nostro avviso il prelievo tributario in bolletta, senza una riforma del sistema comunale di censimento e riscossione, non risolverà la situazione, visto che colpirà soprattutto coloro che pagano correttamente”.
“Da parte nostra, pertanto, confermiamo il sostegno all’amministrazione ma chiediamo una riflessione collettiva su questa delibera e non solo, poichè riteniamo che la partecipazione e la condivisione di idee, nonchè una veduta di insieme, possano solo servire a fare il bene della città e del Comune che ha bisogno di risollevarsi.”