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puntata numero 220

Bar Sicilia, Aricò: “Stop incompiute”. Dal Ponte sullo Stretto alla Pa-Ct: ecco tutte le date CLICCA PER IL VIDEO

domenica 25 Dicembre 2022

E’ Alessandro Aricò l’ospite della puntata numero 220 di Bar Sicilia. L’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, intervistato da Marianna Grillo e Maurizio Scaglione ha parlato di autostrade, porti e aeroporti ma anche di Isole minori e politica, svelando il cronoprogramma di alcuni dei più importanti cantieri siciliani e alcuni progetti strategici del governo Schifani per l’Isola.

Alessandro Aricò

CAPITOLO VIABILITA’ INTERNA

L’assessorato alle Infrastrutture ricopre un ruolo fondamentale e particolarmente delicato. Tra i cantieri più caldi, c’è di sicuro quello della Palermo-Agrigento che già da qualche mese comincia a vedere risultati concreti con l’inaugurazione di alcuni tratti che permettono una percorrenza più agevole dopo anni di disagi e interruzioni. “La possibilità  di essere interconnessi fra i grossi centri e le province non esiste. Ormai è chiaro che la distanza tra due posti non si misura più in km ma si misura in minuti e ore e quindi stiamo cercando di fare di tutto per risolvere questi problemi. Vi preannuncio anche un’iniziativa che abbiamo deciso proprio qualche giorno fa col presidente Schifani e con i vertici di Anas: faremo un sopralluogo congiunto e sarete invitati anche voi giornalisti. A gennaio prenderemo due e pullman della Regione e saliremo con i dirigenti dell’Anas e spiegheremo cantiere per cantiere, strettoia per strettoia. Per quanto riguarda alcune strettoie che riguardano i viadotti, ci sono delle problematiche che i nuovi standard di sicurezza impongono a tutta Europa, dovuti soprattutto alla sicurezza antincendio. Le strettoie all’interno delle gallerie sono dovute proprio alla conformazione delle vecchie gallerie che devono essere ora modificate e ci vorrà del tempo. Questo vale anche naturalmente per la Palermo-Messina e poi per la Messina-Catania. Ogni giorno ci informiamo sullo stato di avanzamento dei lavori. Ogni tanto qualcuno mi chiede perché non vede mai operai e tecnici al lavoro ma, spesso, lavorano sotto il viadotto. Tuttavia, diciamoci la verità: queste autostrade sono state costruite negli anni ’70 e non c’è stata mai stata manutenzione, nessuno ha mai investito in questo senso. Stiamo iniziando noi, oggi. Dopodiché, vogliamo anche celerità e certezze rispetto ai tempi. Proprio per questo, quando faremo i sopralluoghi, indicheremo anche i tempi di chiusura di quel cantiere.”

LE TEMPISTICHE

La Sicilia è una terra dove ci sono diverse opere incompiute e molte riguardano appunto le infrastrutture. Cosa vedremo da qui a 5 anni?

“La Palermo-Catania sarà percorribile con tempi certi ed entro 5 anni sarà pronto anche il raddoppio ferroviario che darà la possibilità di avere una velocità cosiddetta sostenuta. Molti non lo sanno ma la Regione possiede alcuni treni anche e soprattutto quelli di nuova generazione. Proprio qualche qualche giorno fa abbiamo presentato il primo treno ibrido che viaggerà sia elettrico che a gasolio. Ci sono alcune tratte ferroviarie che non hanno l’elettrificazione e abbiamo lavorato pure questo. Quindi la Palermo-Catania si farà e si farà la Palermo-Catania ferroviaria. In primavera vedremo la Palermo-Agrigento e ci sarà finalmente la possibilità di percorrerla in tempi certi.” 

LA NUOVA CIRCONVALLAZIONE DI PALERMO

“La Nuova Circonvallazione di Palermo? Dobbiamo essere sinceri, in 5 anni non sarà pronta però, è la prima volta che viene finanziata. Abbiamo trovato dei fondi di coesione della programmazione 2000-2006. Sono dei fondi che abbiamo riprogrammato, risorse che altrimenti sarebbero andate perdute.”

AEROPORTI E PORTI

“Abbiamo un problema: quello di rendere competitivi due settori, il porto e l’aeroporto. Oggi, un turista di Cefalù che vuole viaggiare da e per la Sicilia possibilmente preferirà atterrare a Fontanarossa, a Catania, e non a Palermo all’aeroporto Falcone -Borsellino perché non ci sono tempi di percorrenza certi nel tratto viario che divide l’aeroporto o il porto con il centro della città. Molti non sanno che il vecchio governo ha classificato Catania-Fontanarossa come  aeroporto internazionale perché non ha le caratteristiche tecniche che la potrebbero classificare come aeroporto intercontinentale. Ora, con l’interramento della linea ferrata che confina con l’aeroporto di Catania e la possibilità di costruire la seconda pista e di renderla ancora più lunga, lavoriamo per classificarlo come aeroporto intercontinentale. Palermo invece è stato classificato come aeroporto nazionale, pur avendo le caratteristiche tecniche per essere classificabile come intercontinentale. Nonostante Punta Raisi abbia una pista lunga per far atterrare i Boing, non ha la certezza di percorrenza dal centro della città fino all’aeroporto. Purtroppo, la circonvallazione è diventata un’arteria del centro urbano di Palermo e la città si è espansa verso sud e il traffico veicolare è aumentato a dismisura. Proponiamo di poter attraversare Palermo soprattutto per congiungere due autostrade: la Palermo Catania con diramazione Messina con quell’arteria che va verso Trapani e verso Mazara del Vallo. Vogliamo creare un sistema aeroportuale  interconnesso fra i 4 aeroporti regionali.

I PORTI

“I porti di recente hanno avuto una nuova organizzazione. Vedo che ilSicilia.it segue molto bene anche lo sviluppo della del Sistema Portuale di Palermo, con l’attività di un grande manager con il Presidente di AdSP, Pasqualino Monti e che è diventato un sistema portuale della Sicilia occidentale, non più solo l’Interporto di Palermo. Dopodiché c’è il Sistema portuale della Sicilia Orientale e poi il sistema Portuale dello Stretto che riguarda Messina e Reggio Calabria. Dobbiamo intervenire sui porti regionali affinché possano interconnettersi con le Autorità portuali che stanno lavorando molto bene. Palermo sta diventando a vocazione turistica mentre, Termini Imerese sarà a vocazione commerciale, spinge la Regione e il mio assessorato a lavorare sugli interporti. Abbiamo una società come Regione che si chiama Interporti siciliani che riguarda soprattutto interconnessione dell’interporto di Termini Imerese e di Catania. Negli anni passati i vecchi governi hanno preferito finanziarie l’ Interporto di Catania, noi invece da quest’anno ci siamo dati una priorità. L’interporto di Termini Imerese dovrà essere è finanziato e troveremo il modo per far crescere quella zona che sappiamo che, nel corso degli ultimi anni, soprattutto con l’abbandono della Fiat, sta vivendo un un problema di depressione economica non indifferente. Quindi dobbiamo sicuramente rilanciarlo. L’Autorità Portuale della Sicilia occidentale lo sta già facendo, noi dobbiamo fare la nostra parte.

GLI AEROPORTI

“Il presidente Schifani è stato chiaro sulla linea del governo regionale: serve privatizzarli e attrarre investimenti. Il governo ritiene che Comiso debba avere una vocazione di tipo cargo, vista la vicinanza con tutto il sistema produttivo agroalimentare. Palermo, Catania e Trapani (in futuro un tutt’uno con l’aeroporto di Palermo) avranno carattere intercontinentale. Rispetto alle polemiche sulle privatizzazioni, ritengo si tratti di un falso problema e che la privatizzazione sia il miglior modo per attrarre nuovi investimenti per gli aeroporti”. Aricò ha poi parlato della compagine societaria dei sei aeroporti siciliani. ,

GOVERNO MELONI E FRATELLI D’ITALIA: UN PARTITO SENZA CORRENTI?

“Fratelli d’Italia è un partito che è sempre rimasto fedele a sé stesso che si riconosce nella coerenza che ha dimostrato Giorgia Meloni e la sua classe dirigente iniziale seguita poi da tutti coloro che si sono aggregati nel corso di questi 10 anni. Hanno voluto farlo perché hanno visto in Giorgia Meloni e in FdI, un partito che non ha mai vissuto la contraddizione delle dichiarazioni per la ricerca del consenso. Non abbiamo mai – a differenza degli altri – inseguito i sondaggi. Siamo un partito affidabile che continuerà a crescere. FdI è un partito coerente e leale, un partito in cui non esistono le correnti e quindi non esistendo le correnti, non possono esistere le varie anime. Naturalmente ci sarà un’area più sociale, ci sarà un pensiero che va incontro alle aziende, alle politiche della famiglia ma, non è un problema. Abbiamo il più numeroso gruppo parlamentare in Assemblea regionale siciliana, abbiamo quattro assessori, un presidente dell’Ars, due presidenti di commissione. Siamo ben attrezzati e c’è stato un exploit della nostra lista. Ci stiamo anche avviando verso la conclusione del tesseramento regionale del nostro del nostro partito che si chiuderà proprio il 31 dicembre di quest’anno. Riteniamo che se ci saranno delle cose da discutere all’interno del partito, lo faremo durante la fase congressuale.”

ISOLE SICILIANE, TURISMO E TRASPORTI

“Le isole siciliane sono molto importanti ma abbiamo due problemi: il primo, in ordine di turismo e il secondo relativo agli abitanti. Il secondo, devo dire che in questi mesi molti bandi sono stati sbloccati e sono stati assegnati in tempi record i collegamenti marittimi (aliscafi e traghetti). Tuttavia, ci sono dei problemi. Alcune categorie sono costrette a pagare il titolo di viaggio a prezzi anche molto alti. Penso agli insegnanti, alle forze dell’ordine e al personale sanitario. Molti di loro si rifiutavano o avevano difficoltà a restare, a prestare servizio in questi luoghi, creando un disagio ai residenti. Stiamo intervenendo stanziando una somma nella prossima  finanziaria è già abbiamo avviato un’ interlocuzione con i soggetti che gestiscono il servizio da e per le per le isole, quindi questo è un problema già risolto.

Restano i problemi sul fronte turistico e la portualità. Problema peggiore rispetto a Palermo-Catania su cui qualcosa è stato costruito ma è mancata la manutenzione. Su alcune isole non si è mai costruito niente se non la possibilità di attracco di aliscafi o traghetti. Negli scorsi giorni si è sbloccato un importante completamento del porto di Malfa sull’isola di Salina che avrà un porto in più. Il governo Musumeci e l’assessore Falcone avevano lavorato per l’accoglienza all’interno della portualità  delle isole con la possibilità di avere dei terminal per accogliere i turisti. Da qualche mese abbiamo i terminal in ognuna delle isole però, abbiamo bisogno di un progetto per i porti delle isole siciliane. Questo va fatto subito, sia che si tratti di ampliare sia che si tratti di costruire del tutto. Il turismo scaturente dai porti turistici è un turismo che funziona, è un turismo che porta il ricchezze.”

PONTE SULLO STRETTO E CARO VOLI

“Il Ponte sullo Stretto è un’opera che si farà, è un’opera che si ritiene ormai imprescindibile, è un’opera infrastrutturale determinante e quindi non verrà bloccata, nemmeno, credo, dagli ambientalisti. I soldi ci sono, l’Europa vuole cofinanziare e noi faremo di tutto per realizzarlo. Il primo scavo? Secondo me sarà tra un anno, nel 2024.

Per quanto riguarda il caro voli, il presidente Schifani per la prima volta ha presentato un esposto alla Commissione Europea e poi all’Antitrust, denunciando un cartello formato da diverse compagnie tra cui quella di bandiera. E’ un atto di coraggio e di amore verso i siciliani. Dopodiché, parallelamente, stiamo lavorando a una scontistica per tutti siciliani. Da qui alle prossime settimane vi sapremo dire…”

 

 

***BAR SICILIA AUGURA A TUTTI VOI UN BUON NATALE!!!***

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