Sarà Richard Bona, talentuoso bassista, pluristrumentista e vocalist, ad inaugurare la nuova stagione della Fondazione The Brass Group, una tra le più antiche istituzioni di musica jazz del nostro Paese.
La nuova rassegna musicale, giunta alla 43° edizione, si presenta ricca di sonorità grazie ad un calendario variegato che prevede le performance di grandi artisti internazionali in ambito jazz e soul e dell’Orchestra Jazz Siciliana con il suo resident conductor, Domenico Riina.
Da quest’anno, inoltre, per soddisfare le numerose richieste di abbonamenti, è previsto un doppio turno: uno alle ore 20,35 ed un secondo alle ore 22,15.
Sedici rispettivamente gli spettacoli in entrambi i turni e tanti i grandi nomi che calcheranno il palco del Real Teatro Santa Cecilia, l’unico teatro pubblico storico destinato al jazz.
In merito al programma interviene Ignazio Garsia, presidente della Fondazione: “Quest’anno abbiamo voluto attribuire al cartellone una particolare importanza sia perché rappresenta il definitivo rilancio del Brass, sia perché intendiamo restituire a Palermo il ruolo interpretato fin dagli anni Settanta di capitale tra le più importanti del jazz europeo”.
Per raggiungere tale obiettivo si è puntato, sul fronte artistico, verso un maggior coinvolgimento di musicisti internazionali.
Tra questi ricordiamo la leggendaria pianista e compositrice statunitense Carla Bley, il grande trombettista Tom Harrell, il gruppo dei figli di Dave Brubeck, il talentuoso chitarrista Pat Martino e la nostra Orchestra Jazz Siciliana, cui è affidata la colonna sonora dell’intera stagione.
Una particolare attenzione è stata riservata al jazz femminile rappresentato, in cartellone, da Carolina Bubbico, Simona Molinari, Letizia Gambi, Camille Bertault, Marta Pereira da Costa, Carolina Eyck e le Robin Gals.
Da quest’anno, inoltre, la Fondazione ha attivato, oltre all’acquisto online dei biglietti tramite il circuito www.ticksweb.com anche due postazioni, al Real Teatro Santa Cecilia e l’altro al chiostro di Santa Maria dello Spasimo.
Il sipario si aprirà stasera, per la prima della stagione, con Richard Bona che afferma alla vigilia del debutto a Palermo: “La musica abbraccia le differenze e riunisce le genti cosa che non riescono a fare la politica e la religione”.
Personaggio ben noto agli appassionati del genere, l’artista internazionale si è oramai imposto all’attenzione generale come uno dei più originali musicisti che tende ad una fusione, non di facciata, della musica africana con altre espressioni.
Strumentalmente, egli è un vero e proprio virtuoso ma questa sua straordinaria abilità è messa al servizio dell’intero gruppo. Di lui si dice che porta in tutto il mondo il suo sorriso e la sua eleganza musicale, che sia un artista in cui si fondono i virtuosismi di Jaco Pastorious, la fluidità vocale di George Benson, il senso dell’armonia e della canzone di Joao Gilberto, il tutto mixato con la cultura africana.
Noto anche per aver fatto parte del gruppo Steps Ahead, si è esibito su molti palcoscenici e con diversi artisti del calibro, ad esempio, di Bobby McFerrin, Pat Metheny, Joe Zawinul, Chick Corea, Herbie Hancock, Paul Simon, John Legend e Stevie Wonder.
Con numerosi premi, spettacoli e anni di esperienza al suo attivo, Bona è diventato uno dei più ricercati musicisti di questa generazione.
A Palermo il musicista sarà accompagnato dalla band Mandekan Cubano (cinque veterani della scena musicale latina Downbeat di New York), con cui ha fuso artigianalmente suoni e culture, riuscendo nell’impresa di parlare il linguaggio universale della musica.
Sul sito della Fondazione tutte le informazioni sui prossimi concerti.