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La settima giornata

Brunori è tornato e si riprende il suo Palermo: tris al Venezia

martedì 26 Settembre 2023

Sfida da vertice all’ultimo sangue. Si può riassumere così il match tra Venezia e Palermo andato in scena al Penzo. A prendersi merito e responsabilità dell’1-3 finale è Matteo Brunori.

Il capitano ritorna in grande stile, portandosi a casa il pallone. Tre gol: è questo il bottino costruito dal capitano che a fine partita ha preso i compagni per mano per festeggiare sotto i 479 tifosi del settore ospiti. Non solo. Con la tripletta di oggi diventa ufficialmente il terzo miglior marcatore nella storia del club, superando Luca Toni, e a una sola distanza da Ghito, a quota 53.

I rosanero compiono una vera e propria impresa spezzando l’imbattibilità in casa dei veneti, che durava da ben 11 partite. I siciliani inoltre non tornavano a casa dalla laguna con i 3 punti dal lontano 2003.

Prestazione non particolrmente brillante per il Palermo, spesso in balia degli uomini di Vanoli. Decisiva questa volta è stata la concretezza. Sono solo quattro i tiri in porta ma sufficienti per espugnare uno dei campi più ostici della Serie B. Fortuna, il risveglio di Brunori, la voglia di vendetta e riscatto o la presenza di Brian Marwood, Managing Director of Global Football del City Group? Senza troppi indulgi, ciò che conta di più, al momento, sono i 3 punti.

Un po’ per il turnover un po’ per la sconfitta contro il Cosenza, in laguna Corini decide di far girare i propri uomini. Se la retroguardia è intoccabile, con la coppia di ferro Lucioni-Ceccaroni (quest’ultimo oggi in leggero affanno con Pohjanpalo), il centrocampo è stato cancellato e riscritto da capo. Più che i nuovi innesti a destare più curiosità è la lettura inedita del gioco, fuori dal canonico 4-3-3 visto finora. Si rispolvera così il Palermo “Baldiniano” con Gomes e Coulibaly nel ruolo di mediani davanti alla difesa e con un Vasic alla Luperini, fungendo quindi da primo difensore in supporto del tridente d’attacco.

Il club di viale del Fante parte bene e in maniera propositiva, per poi calare con il passare dei minuti. Uno dei più attivi è Lund, con ottime incursioni dalla sinistra. Da uno di questi guizzi arriva l’assegnazione del calcio di rigore. Nonostante un’iniziale indecisione sulla posizione del terzino, con freddezza e concentrazione, dagli undici metri si presenta Brunori. Il capitano scaccia via gli spettri e beffa Joronen: 0-1. Il numero 9 sigla così il primo gol in campionato, mettendo a tacere le polemiche e le insinuazioni delle ultime settimane. Una rete di peso per la squadra, per la piazza e soprattutto per l’autostima personale. L’italo-brasiliano conduce una partita dispendiosa e da vero condottiero. Non a caso il suo raddoppio piomba nel momento più difficile. 

I rosanero difendono il risultato e svolgono un buon lavoro sugli esterni, con un impiego eccessivamente largo di Insigne e Di Francesco, autori di diversi palloni in area. Dalla mezz’ora gli uomini di Vanoli escono lentamente fino a schiacciare il Palermo nella propria metà campo. Inizia così una serie di chiare occasioni tra Gytkjaer, Busio e Pohjanpalo. Proprio il bomber finlandese trova il pareggio, frutto di un errore dell’ex Salernitana al limite della propria area. Nonostante la netta sbavatura, ripetuta anche altre volte, con esito però migliore, Coulibaly ha dimostrato di poter competere con i propri compagni di reparto. La forma non è quella dei giorni migliori ma il senegalese avrà modo di migliorarsi, voltare pagina e dimenticare alcune imperfezioni.

Il secondo tempo riprendere sulla falsa riga dei primi 45 minuti. Johnsen e Gytkjaer impensieriscono Pigliacelli e anche Pohjanpalo tenta la doppietta personale. Ancora una volta a mettere la pezza è Brunori. Il primo squillo è un velenosissimo sinistro a giro che Joronen riesce a deviare con la punta delle dita in angolo. Proprio dal corner, battuto corto, parte il cross di Lund. La testa di Lucioni è un assist perfetto per l’attaccante classe ’94: 2-0. 

Il valzer delle sostituzioni non cambia molto gli equilibri in campo. Il Venezia non vuole deludere i propri sostenitori e cerca di mette in difficoltà un Palermo che, nonostante i tanti affaticamenti e acciacchi fisici, come nel caso di Mateju costretto a uscire, non perde mai la concentrazione e resta compatto. L’impegno viene premiato al 92esimo con la tripletta di Brunori, su ottimo suggerimento e appoggio di Mancuso. I due attaccanti hanno giocato metà del secondo tempo in coppia. Un tandem inedito ma con ottime prospettive.

 

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