Caos e proteste questa mattina davanti al centro hub vaccinale del Cefpas di Caltanissetta dove i cittadini che attendevano di poter fare il vaccino sono rimasti per ore sotto la pioggia. A farsi portavoce dei cittadini l’avvocato Annalisa Petitto, consigliera comunale del Partito Democratico.
“Stamane – dichiara – dopo aver ricevuto video, foto, messaggi e segnalazioni da parte dei cittadini nisseni appartenenti alle ‘categorie fragili’, costretti a subire condizioni disumane ed inaccettabili prima di essere sottoposti a vaccinazione, ho inviato a mezzo pec una segnalazione e richiesta di intervento urgente a tutela della collettività nissena, allegando file e video, al Commissario Nazionale per l’Emergenza Covid-19 Generale Francesco Paolo Figliuolo, al Prefetto ed al Questore di Caltanissetta ed all’Assessore Ruggero Razza chiedendo di intervenire tempestivamente. Ho denunciato e segnalato, sin da ieri, le condizioni e l’organizzazione penosa messa in campo dai vertici dell’Asp di Caltanissetta per la vaccinazione dei cittadini nisseni “estremamente fragili“: nessuna sala d’attesa al coperto, nessun tendone di emergenza, nessuna panchina, sedia, carrozzina a rotelle per gli utenti fragili, oltre 1 km di strada in salita che i vaccinanti devono percorrere a piedi per raggiungere il padiglione dei vaccini, nessun servizio igienico e distributori di acqua e vivande nei dintorni“.
“Il tutto al freddo e sotto la pioggia battente – prosegue – e sebbene ieri la Protezione civile avesse diramato l’allerta meteo. Ho chiesto di intervenire alle citate autorità, tempestivamente, ciascuno per le proprie competenze e funzioni, a tutela della salute dei cittadini nisseni seriamente messa a rischio in queste ore e negli ultimi 3 giorni da una gestione sanitaria discutibile ed al limite della tolleranza“.
IL QUESTORE
“La pesante situazione determinatasi all’esterno del Cepfas per la somministrazione vaccinale ci ha indotto a offrire all’Asp il sostegno interistituzionale necessario. Da alcune ore abbiamo diramato e attuato un nuovo disciplinare per l’acceso degli utenti essendosi il precedente rivelato, nonostante gli sforzi dell’Asp, non abbastanza spedito ed efficiente”.
Lo dice il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, in merito alla situazione venutasi a creare stamattina davanti al centro hub vaccinale del Cefpas dove diversi nisseni hanno aspettato sotto la pioggia “Con il nuovo sistema – aggiunge – è necessario chiedere anche che le persone chiamate a essere vaccinate rispettino gli orari indicati nella prenotazione e non si presentino sul posto ore prima come e già accaduto . Questo al fine di evitare assembramenti e anche per evitare che qualcuno poi aspetti per colpa di altri”.
Per lunedì mattina, d’intesa con il prefetto, la questura ha convocato una riunione alla quale parteciperanno Asp, Comune, forze di polizia e volontari, per definire ulteriormente i dettagli del disciplinare per le modalità di accesso in sicurezza (che è già operativo e prevede cinque punti filtro).
“Ci sono diversi ordini di problemi – ha spiegato il questore – il primo è che va rimodulato il meccanismo di prenotazione per la vaccinazione. Visto che alle altre prenotazioni di questi giorni ora si aggiungono quelle riprese con Astrazeneca. L’Asp ci comunica che si era adeguata alle disposizioni dell’assessorato di far ripartire subito la campagna vaccinale anche per coloro che non riuscivano ad accedere al portale pur avendo il codice di esenzione. Questo, senza il tempo necessario per una comunicazione tempestiva alla cittadinanza e in particolare ai vaccinandi, ha causato criticità e affollamenti da evitare fuori dal centro. Pertanto visto che si è creata una situazione meritevole di massima attenzione per l’ordine e soprattutto la sicurezza pubblica, abbiamo fatto rettificare le comunicazioni e abbiamo rielaborato il piano di accesso esterno in modo anche da far defluire meglio il traffico. Il passo successivo, spetta all’Asp: vanno frazionati gli appuntamenti e dimezzati i tempi”.
Al momento, presso il Cefpas sono impiegate pattuglie della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia municipale, della Croce rossa Italiana e i volontari dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato e dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.