Lavori pubblici e viabilità sono due dei temi più delicati e spesso scottanti che caratterizzano ogni comunità. Per le amministrazioni comunali non mancano mai impulsi, proposte e polemiche da parte dei cittadini, una storia che si ripete costantemente a prescindere dal colore politico delle giunte che negli anni si susseguono.
Catania è certamente una di queste. Abbiamo raccontato della querelle tutta social tra il sindaco Enrico Trantino e l’ex primo cittadino Enzo Bianco riguardo Tondo Gioeni, tema ancora centrale nella politica etnea, oltreché dei lavori di riqualificazione degli immobili da parte dello IACP, tra cui per ultimo i 64 nuovi alloggi che interesseranno Librino: “Lo IACP, soprattutto nel corso di questo mandato con la presidenza di Angelo Sicali, ha effettuato e sta effettuando attività finalizzate ad importanti riqualificazioni e interventi straordinari che nei vari immobili già esistenti non venivano svolti da tempo immemorabile, e questo ovviamente è stato un importante segnale di presenza nel territorio“, spiega il presidente della Commissione consiliare Urbanistica Erio Buceti.
“Tuttavia questi lavori non hanno colmato e non possono colmare le liste molto copiose che ancora oggi continuano ad esserci, ed ecco che tramite questi fondi all’uopo individuati, incentrando ovviamente l’attività edificatoria nell’ambito di questo programma innovativo che è stato ideato dal governo nazionale per la qualità dell’abitare, e chiaramente oggetto di finanziamento nell’ambito dei fondi di cui al PNRR, si creeranno questi nuovi 64 alloggi. I lavori sono già partiti, e ovviamente si prevede che possano essere completati nell’arco del cronoprogramma in atto, e che quindi possa esserci una nuova linfa per tutti coloro che sono oggi in possesso dei requisiti reddituali e familiari e che hanno diritto ad avere questi immobili“.
Il presidente Buceti, sui lavori effettuati grazie ai fondi del PNRR aggiunge: “Oltre a questi nuovi 64 alloggi, menzionerei altre attività come i lavori, iniziati lo scorso primo aprile, nell’ex scuola Belvedere a San Giovanni Galermo, dove verranno realizzati oltre 8 mini appartamenti destinati ad anziani in condizioni disagiate, un progetto assolutamente innovativo e sperimentale mai esistito a Catania. I 16 anziani destinatari godranno h24 di un servizio infermieristico, quindi un assistenza che chiaramente sarà espletata per il tramite di soggetti magari costituti in cooperativa, ovviamente con procedure all’uopo individuate. Tutto questo deve rendere l’idea di un tratto distintivo che nella nostra città si è preso atto di un’esigenza e si sta tentando di colmare con edificazioni nuove o con riqualificazioni di immobili comunali che necessitavano di un intervento di ristrutturazione. Il termine ultimo per l’utilizzo dei fondi del PNRR è giungo 2026, tutti i lavori commissionati necessitano di essere completati entro i termini imposti proprio per l’utilizzo di questi fondi, e questa è una garanzia per il completamento delle opere“.
Ai fondi PNRR si aggiungono i fondi provenienti dal governo nazionale e regionale che stanno concedendo un supporto per la riqualificazione della città con delle destinazioni precise e specifiche. Interventi distinti seppur mirati.
Altra opera appena inaugurata è il Parco dedicato all’avvocato Serafino Famà, volto ad essere un presidio di mobilità sostenibile: “Interventi come questi hanno come principale e prioritario fine quello di sperare che venga maggiormente effettuata una politica incentrata sulla mobilità sostenibile. Il nuovo Parco intitolato a Serafino Famà in realtà non va letto solo quale parco fra via Imperia, via Vincenzo Giuffrida e le vie limitrofe ma va visto quale area, ove aldilà del verde che è sicuramente importante e delle aree ludiche, di parcheggio realizzata in prossimità della fermata Giuffrida. L’obiettivo è quello di fare in modo che tutti coloro che escano dalla tangenziale possano parcheggiare il proprio veicolo lì, e spostarsi all’interno della città di Catania, dalla mattina alla sera, per il tramite della fermata Giuffrida fino a giungere, e questo l’augurio che si possa realizzare sin da subito, all’aeroporto piuttosto che Etnapolis“.
Sul Tondo Gioeni Buceti non entra nelle discussioni pregresse, non commentando la scelta scellerata che altre amministrazioni hanno compiuto, ma punta sul presente e sulle attività effettuate e da effettuare: “Quello che oggi valuterei è di effettuare verifiche continuative sulla viabilità, e mi riferisco anche ai deterrenti per l’eccesso di velocità, e quindi bene è stato fatto con l’inserimento di questi autovelox fissi, piuttosto che l’attività effettuata giornalmente da parte della polizia municipale, ma che ovviamente non può essere occasionale ma che soprattutto in aree sensibili come quelle site in prossimità di istituti scolastici, ospedali, piuttosto che la cittadella universitaria, inevitabilmente deve essere costante. Questi sono gli strumenti che suggerirei di verificare, poi è chiaro che stiamo valutando percorsi alternativi con l’ufficio traffico urbano“.
“Una questione nell’immediatezza che va risolta – sottolinea – è quella del dramma che si vive ogni giorno con via Santa Sofia. È inimmaginabile, è inaccettabile, non più rinviabile, il fatto che la via presidio giornaliero di mezzi di soccorso, di persone che debbono recarsi al pronto soccorso siano costrette ad attendere file chilometriche solo perché indisciplinati parcheggiano in seconda, in terza e quarta fila. Con la presidenza della terza commissione consiliare permanente presieduta dal collega Giovanni Curia, abbiamo già avviato un’attività certosina che sarà certamente oggetto di immediata risoluzione. Contestualmente, preannuncio un’altra importantissima attività riguardo la viabilità che stiamo effettuando in piazza Ignazio Roberto, tra l’area dove c’è il plesso De Roberto e l’Isituto De Amicis di via Antonio Merlino, spesso oggetto di incidenti. Abbiamo effettuato una richiesta di soluzione temporanea, nelle more che si possa individuare l’impegno di spesa per la realizzazione di una rotonda. Piazza Ignazia Roberto riveste la stessa medesima priorità di via Santa Sofia“.
Sul PUG commenta: “Premesso che trattasi di un iter procedimentale obbligatorio e previsto dalla legge, sono assolutamente più che soddisfatto di come stia andando perché già dal primo incontro si è vista una copiosa partecipazione da parte di soggetti totalmente anche diversi nelle loro qualità, dal mero studente, al professore universitario, passando per rappresentanti delle istituzioni. Questi tre incontri non saranno gli unici ma ce ne saranno altrettanti sul territorio all’interno dei 6 municipi di Catania, proprio per consentire una partecipazione fattiva. Oltre a questi momenti chiunque avesse in animo di rappresentare una propria riflessione, un proprio pensiero o anche un progetto da realizzare può tranquillamente farlo con la modulistica apposita, e quindi è assolutamente possibile contribuire nel termine dei 30 giorni che seppure un termine ordinatorio ma può essere certamente ampliato“.
Sui primi due anni di presidenza, infine, dichiara: “Abbiamo effettuato un’attività molto precisa, sia ispettiva che propositiva, rispetto ovviamente a tutte le incompiute, effettuato attività analitiche anche per quanto riguarda la programmazione del verde e la rigenerazione di immobili ad edilizia residenziale pubblica. Queste sono le tre macroaree sulle quale abbiamo lavorato. Ovviamente il primo atto il più importante è stato quello di fare chiarezza rispetto a tutti quelli che sono gli immobili ove l’amministrazione avrebbe dovuto effettuare un’attività di repressione dell’abuso anche su impulso della procura della Repubblica, e ovviamente a distanza di anni stiamo riprendendo di fatto un po’ tutto in mano. L’attività è stata molto analitica e importante, richiede tempo perché chiaramente non si tratta semplicemente di rattoppare qualche buca ma ricostruire per certi versi anche procedimenti caduti nel dimenticatoio, nel senso che bisogna riprenderli e comprendere il motivo per il quale non sono stati ultimati“.