“Siamo qui per rendere pubblicamente omaggio alla competenza, alla tenacia, alla passione, alla signorilità del professor Roberto Lagalla che ho avuto il piacere e l’onore di avere componente del governo fin dal primo giorno: dal 29 novembre del 2017. E sarebbe rimasto fino all’ultimo giorno del mandato se non avesse autonomamente deciso di affrontare una sfida che gli fa onore che è quella di correre per la sindacatura di Palermo, una città malata di carestia d’amore da qualche tempo da parte di chi dovrebbe veramente amarla”.
Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, nella conferenza stampa di addio di Roberto Lagalla, che si è dimesso da assessore all’Istruzione per candidarsi a sindaco di Palermo.
“Lagalla ha compiuto una scelta non solo di coraggio ma anche di amore, come sapete non mi occupo di vicende amministrative sono però convinto di dovere dire in bocca al lupo a Lagalla per questa sua ulteriore sfida – ha detto Musumeci – Si è caratterizzato in questi anni per avere rilanciato non soltanto l’assessorato all’Istruzione con una competenza che gli deriva dalla sua lunga carriera di docente universitario prima e di rettore dopo ma ha dato anche impulso alla Formazione, che non è stato più argomento da cronache giudiziarie ma è diventato un argomento appassionante avendo messo in perfetta sintonia il mercato del lavoro e il mondo delle imprese. La formazione era stata abbandonata da tempo al pantano di una politica di bassa lega, Lagalla è riuscito a dare serenità a un comparto che reclamava il diritto di essere messo alla prova. Lagalla, come tutti gli assessori, ha avuto ampia autonomia nella gestione del suo assessorato, l’ha fatto con la competenza dei dirigenti che ha deciso di nominare: io non ho mai interferito nella scelta dei direttori generali”.
Musumeci ha aggiunto: “E’ una perdita per il governo la sua uscita, ma in politica la parola mai non esiste, continuo a sperare per il futuro ci possano essere mille altre occasioni per potere lavorare assieme pur in ruoli diversi. Ho voluto questo in contro a due perché per me è una occasione per testimoniargli la gratitudine mia e di tutto il governo per l’impegno che ha saputo profondere in quattro anni e mezzo”.
“Sarò io a reggere l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione per qualche tempo e poi consegneremo al titolare che reggerà fino alla scadenza del mandato. In questi giorni andrò in assessorato per incontrare i dipendenti per una sorta di passaggio di consegne, anche se conosco il contenuto del carico del lavoro che Roberto Lagalla lascia: i dossier aperti sono assai pochi e non talmente pensanti da indurmi a qualche preoccupazione. Spero di essere degno seppur per qualche settimana”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci ha concluso.