I morosi del Comune di Taormina cominciano a versare le somme dovute all’ente. Arrivano segnali confortanti nell’ambito delle procedure intraprese dalla Commissione straordinaria di Liquidazione che opera a Palazzo dei Giurati per effetto del dissesto finanziario dichiarato dall’ente nel luglio 2021 e della relativa nomina ricevuta nell’ottobre dello scorso anno dal Capo dello Stato.
C’è una “montagna” di tributi non riscossi nel tempo dall’ente comunale, sino addirittura a 30 milioni che si sono accumulati nell’arco dell’ultimo ventennio e la gran parte di quelle somme non potranno essere ottenute, per vari motivi. Ma nonostante ci siano somme ormai “sfumate”, non mancano i casi in cui invece la società incaricata per la riscossione coattiva dal Comune ha notificato i relativi avvisi e diversi privati si stanno premurando ad aderire ai percorsi di rateizzazione del debito per scongiurare il blocco dei conti in banca o peggio ancora il pignoramento presso terzi degli immobili.
Risulta, in particolare, che alcuni morosi stiano dando disponibilità al pagamento al Comune di Taormina e a versare il dovuto richiedendo loro stessi “l’accertamento con adesione”, prima ancora dell’avviso di accertamento. L’accertamento con adesione è un istituto del contenzioso che consente, in pratica, di rideterminare la pretesa tributaria in contraddittorio con l’Amministrazione finanziaria, beneficiando di sanzioni ridotte ad 1/3 del minimo, prima dell’instaurazione del contenzioso tributario.
Il Comune ha la necessità, in ogni caso, di rientrare delle somme. La Commissione Liquidatoria si sta occupando di crediti e debiti dell’ente maturati sino alla data del 31 dicembre 2020. Di quei 30 milioni di tributi non riscossi, almeno la metà non potrà essere recuperata ma l’attenzione della casa municipale, e della Sogert Spa – la società incaricata per la riscossione coattiva – si sta concentrando sulla parte ancora esigibile. La Sogert è stata chiamata a recuperare circa 6 milioni di euro.
La Commissione ha dato la possibilità agli operatori economici di mettersi in regola attraverso dei piani di rateizzazione del debito sino ad un arco temporale massimo di 36 mesi.