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Il commissario regionale

Durigon fa il pompiere: “Lega in crescita, nessuna frizione, Tardino grande capolista”

sabato 10 Febbraio 2024

Alle Europee avremo una lista fortissima e una grande capolista: Annalisa Tardino. La federazione con Lombardo è una risorsa. Lunedì incontrerò Schifani, è un ottimo presidente, siamo una maggioranza compatta con una normale dialettica, sono certo che si andrà avanti. Le elezioni dirette nelle ex province sono una nostra battaglia e le faremo nel 2025”.

Smorza tutti i toni possibili e immaginabili Claudio Durigon, neo commissario della Lega in Sicilia che tocca Messina come prima tappa del tour (e non a caso anche se lui la motiva sotto un profilo strettamente geografico “ero a Reggio Calabria”).

LA TAPPA A MESSINA

Ad accoglierlo a Palazzo Zanca in una conferenza stampa molto partecipata, dopo aver toccato con mano le peripezie di chi deve muoversi tra le due sponde, c’è il senatore Nino Germanà (coordinatore provinciale del partito), il presidente della Commissione Ars salute Pippo Laccoto, il sindaco di Furci e consulente del ministro Salvini Matteo Francilia e numerosi tra sindaci, amministratori, consiglieri comunali dei diversi comuni della provincia. Presenti anche i tre nuovi ingressi a Messina: la consigliera comunale Rosaria D’Arrigo (ex deluchiana) e due consiglieri della sesta circoscrizione, il quartiere dove sorgerà il Ponte, Salvatore Scandurra e Francesco Maggio. Sala piena e nuovi ingressi in vista, almeno altri due consiglieri comunali di Messina sono in procinto di portare a quota otto il gruppo raddoppiando i componenti iniziali.

L’AFFONDO DI TARDINO

Fuori da Palazzo Zanca l’arrivo a Messina del commissario regionale della Lega, nominato commissario da Salvini per rasserenare il clima pre-Europee, non è stato preso bene dall’eurodeputata uscente Annalisa Tardino sostituita proprio da Durigon nel ruolo di coordinatrice regionale per consentirle la corsa per la riconferma a Bruxelles. Tardino contesta che l’evento a Messina doveva essere concordato prima coinvolgendo  “i non eletti che anzi solo per spirito di militanza, e non perché si fottono un bello stipendio dalle istituzioni (me compresa) sono da tenere più in considerazione dei non parlamentari”.

DURIGON-POMPIERE

Del resto la tradizionale visione “Palermo-centrica” o al più “Catania-centrica” dei partiti siciliani ha spesso visto Messina come Cenerentola sotto ogni profilo e la tappa in riva allo Stretto del commissario è stata vista come fumo negli occhi, ma Durigon (che è anche commissario della Lega in Campania per le stesse motivazioni della nomina in Sicilia) fa da pompiere e dribbla.

Con Annalisa Tardino ci sentiamo, è una grande capolista. E’ stata sospesa da commissaria regionale non perché ha fatto male, anzi ha fatto bene, ma sono le regole del partito epotrà così continuare la campagna elettorale libera da impegni gravosi che ne avrebbero distolto l’attenzione”. Il sottosegretario al Lavoro dà una visione “sì ponte” della tappa messinese: “stiamo crescendo ero a Reggio per festeggiare due nuovi ingressi e il fatto che in consiglio si è arrivati a quota cinque consiglieri ed a Messina siamo arrivati a sei. L’intera area è in forte crescita”.

Smussa tutti gli angoli anche rispetto alle frizioni tra correnti, ai toni che si sono alzati sia nella coalizione di centro destra che all’interno della Lega e con lo stesso Lombardo.

NESSUNA FRIZIONE

No, non ci sono frizioni, io conosco solo la frizione dell’auto…e anzi oggi ci sono macchine con il cambio automatico quindi la frizione non c’è più. E’ un momento particolare, ma la maggioranza è compatta, lunedì incontrerò Schifani che è un ottimo presidente, ripeto. Stimo Lombardo e sono certo che il patto federativo funzioni, faremo una lista forte, vedrete. In tutta Italia stiamo lavorando alle liste anche pensando l’inserimento di figure esterne e in ogni caso saranno nomi di peso. Intanto oggi evidenziamo questa sinergia tra le due sponde che è frutto di chi lavora sul territorio”.

IL PONTE

Una polemica, una frecciata, non c’è verso di farla dire a Durigon che vede il Ponte come traino dello sviluppo e non solo tra Sicilia e Calabria, plaude a Taurianova capitale del libro, ribadisce che il ripristino delle elezioni dirette nelle ex province è cavallo di battaglia leghista e si farà nel 2025 e glissa pure sui rapporti con Fratelli d’Italia dopo il ko del salva ineleggibili (da un lato) e del voto sulle province (dall’altro). E infine loda la classe dirigente siciliana del partito. Insomma Schifani lunedì si ritroverà davanti un democristiano nel dna (e ne sarà lieto). Infine foto di gruppo e selfie con i presenti (e a ben guardare ci sono anche i futuri aderenti alla Lega).

GERMANA’: NESSUN PAPA STRANIERO

A fare da padrone di casa è il senatore Nino Germanà (vice presidente del gruppo Lega a Palazzo Madama) che dopo aver sottolineato i numeri dei nuovi ingressi a Messina e provincia ne annuncia altri due nei prossimi mesi.

C’è chi dice che Durigon è il papa straniero…..- dice Germanà che dopo l’acqua gettata sul fuoco dal sottosegretario riaccende la miccia- E’ inconcepibile dire una cosa del genere. Noi non avremmo mai accettato se fosse stato così. Ricordo a tutti che la Sicilia è sempre stata laboratorio politico e già da tempo si sta vedendo la grandissima attenzione che Salvini ha mostrato per la Sicilia e non parlo solo di Ponte sullo Stretto”.

Ad introdurre la conferenza stampa è stato il sindaco di Furci e dirigente della Lega Matteo Francilia che si è soffermato sulle battaglie degli agricoltori e su tematiche che sono state seguite dal partito sin dagli anni scorsi. Il presidente della Commissione Salute Ars Pippo Laccoto ha puntato l’attenzione sul rapporto che c’è con il governo nazionale anche sul quotidiano, ovvero su quelle problematiche che riguardano la salute, i trasporti, il territorio che vuol crescere e che in passato è stato spesso marginale.

Il passaggio sul Ponte c’è da parte di tutti gli intervenuti ed il senatore Germanà aggiunge una postilla a proposito del ruolo di Messina.

Lunedì ci saranno novità, stiamo definendo i dettagli per l’apertura di una sede a Messina per la formazione, ci faremo trovare pronti. Ma io faccio anche un appello agli imprenditori, non è più tempo di dire ponte sì o ponte no, ma ponte come”.

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