IlSicilia.it continua la sua inchiesta sul mondo del crack a Palermo, questa volta attraverso la testimonianza di Nino Rocca, ex professore in pensione e figura di riferimento per molti giovani e famiglie in difficoltà nei quartieri più complessi e difficili della città.
Nino Rocca racconta la realtà di quei vicoli e piazzette che da anni sono diventati luoghi di spaccio, dove drogarsi all’aperto è ormai una consuetudine e in particolare nel quartiere Ballarò, che rappresenta il mercato più antico e grande della città, infatti esso si estende da piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory.
Negli ultimi quindici anni, Palermo ha assistito a un allarmante aumento del consumo, dello spaccio e della produzione di droghe, con il crack in particolare che si è diffuso rapidamente nelle grandi aree metropolitane delle citta colpendo le periferie, ma non solo.
I quartieri popolari di Albergheria e Ballarò sono diventati l’epicentro di una crisi che non accenna a diminuire. Da oltre un decennio, il crack rappresenta una grave emergenza sociale, con residenti, turisti, studenti e commercianti che denunciano una degenerazione inarrestabile del tessuto socio-economico e un crescente problema di ordine pubblico.
In questo contesto, in giro per il quartiere Ballarò, affrontiamo con Nino Rocca la situazione in uno dei luoghi simbolo della città che lotta contro il crack, dove lui, insieme a cittadini, genitori e associazioni locali, combatte quotidianamente per spingere le istituzioni a fare di più.
Non si tratta solo di un potenziamento delle forze dell’ordine, ma di un intervento integrato che preveda strutture di prevenzione e una lotta culturale collettiva contro un male che sta distruggendo intere generazioni e famiglie.
Nei vicoli della città, il crack è diventato un nemico insidioso e costante. Costa pochi euro ma distrugge la mente, lasciando le famiglie impotenti e disperate.
Tuttavia, c’è chi non si arrende. Nino Rocca, ne è testimonianza piena con la determinazione di chi crede che il cambiamento sia ancora possibile, passando le sue notti tra le strade di Ballarò, lo Sperone e Borgo Vecchio insieme a tante altri volontari e volontarie.
Da educatore, ricorda quanto sia importante creare le condizioni affinché tante persone possano riscattarsi e dare una risposta concreta a tutta questa disperazione.
Intervista di Samuele Arnone e Joska Arena