Prima del debutto dello spettacolo “Re Lear“, in scena al Teatro Biondo di Palermo (sala Grande), abbiamo incontrato l’attore Ennio Fantastichini che, sulla scena, è il protagonista della tragedia di Shakespeare.
Lo spettacolo, che vanta la regia di Giorgio Barberio Corsetti, uno dei nomi di riferimento del panorama teatrale contemporaneo e di ricerca, affronta sì il tema del potere ma con nuove ed inaspettate prospettive.
L’attore Fantastichini, con tutto il suo vasto bagaglio non solo esperienziale e culturale ma anche privato, ci presenta il monarca sotto la nuove veste voluta dal regista: “E’ un uomo che vive in un paese qualunque, in una sera qualunque, in una casa qualunque, spogliato dalle connotazioni classiche; un personaggio totalmente contemporaneo che, a confronto con gli oneri del potere, vuole liberarsene per godere di una nuova adolescenza“.
Inquadrare le nuove caratteristiche del Re Lear è solo il primo passo per ampliare la riflessione sulla società, sull’attuale momento storico ma anche un’occasione, per Fantastichini, per fare un bilancio della propria vita e dei desideri da realizzare in futuro.
E’ così che l’attore, vulcanico nella vita come sul palco, ci parla della natura, del destino, dell’importanza nella vita quotidiana della poesia e del teatro, del potere della fantasia e dell’immaginazione, citando, tra gli altri, Pasolini e Lucrezio.
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