Eliminare uno dei maggiori killer presenti in Sicilia. È questo l’obiettivo della nuova campagna di screening gratuito per l’Epatite C dell’Assessorato regionale della Salute.
In Sicilia sono oltre 8.000 i pazienti viventi con cirrosi e 1.500 col cancro al fegato causati dall’epatite C. Ventimila sono, invece, i siciliani che potrebbero avere contratto il virus HCV senza saperlo.
I dati della Regione evidenziano anche che fra cancro e cirrosi, precedentemente, si registravano circa 6.000 decessi l’anno, ma la mortalità si è abbassata drasticamente, circa del 40%, grazie alle nuove terapie, efficaci e risolutive se la malattia è diagnosticata per tempo.
Proprio per questo oggi, lunedì 22 aprile, la Regione ha presentato la campagna 2024 di screening gratuito per l’epatite C in Sicilia rivolta a tutti i residenti in Sicilia, nati tra il 1969 e il 1989.
L’Epatite C
L’Epatite C è una malattia infiammatoria del fegato causata dal virus dell’epatite C (HCV, acronimo dell’inglese Hepatitis C Virus) che, in tutto il mondo, rappresenta una delle principali cause di trapianto e dello sviluppo di malattie croniche del fegato. Il virus si trasmette attraverso il contatto con sangue infetto, meno facilmente per trasmissione sessuale o parenterale (di madre in figlio). Il rischio maggiore connesso a questa patologia è la cronicizzazione, poiché il virus si presenta senza sintomi o quasi. La manifestazione, infatti, avviene dopo diversi anni dal contagio quando ormai si è sviluppata una malattia epatica cronica o di altre complicazioni in altri organi.
Dalla febbre, nausea, affaticamento e sensibilità nell’area del fegato, sintomi blandi, si passa a insufficienza epatica, cirrosi e tumore del fegato.
La Campagna
Occorre quindi tornare ad alzare l’asticella dell’attenzione non soltanto nei comportamenti che possano evitare di contrarre l’Epatite C ma anche garantire la massima diffusione della cultura della prevenzione e della diagnosi, unico strumento che permetterebbe di eradicare la malattia. L’assenza di una diagnosi è un problema importante a fronte di una malattia che oggi é assolutamente curabile in modo semplice, se solo diagnosticata nei giusti tempi.
“La strategia è quello di puntare ad un programma di prevenzione che colpa a tappetto al fine di rastrellare il più possibile tutti i soggetti che possano sviluppare una infezione dal virus”, dice il dirigente generale del Dasoe, Salvatore Requirez.
“Tutti i componenti della sanità siciliana parteciperanno alla campagna: Sono coinvolti 320 laboratori di analisi convenzionati, 680 punti prelievo, 4.200 medici di medicina generale, 640 medici del lavoro, 1.600 farmacie e 5.000 farmacisti. L’assessorato inoltre sta lavorando su due fronti: i media e lettere per invitare i cittadini a partecipare alla campagna gratuita”, aggiunge Vito Di Marco, rappresentante per la Sicilia del gruppo tecnico di coordinamento, monitoraggio e valutazione dello screening nazionale per HCV del Ministero della Salute.
“I portatori asintomatici, non hanno ancora sviluppato i segni di una malattia che li potrà portare a morte. Oggi dobbiamo trovare nella popolazione generale questi soggetti in considerazione che oggi abbiamo dei farmaci che hanno ridotto drasticamente le conseguenti malattie e i decessi di cirrosi e cancro“, conclude Antonio Craxì, presidente della commissione scientifica Rete HCV Sicilia.