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Volenterosi!

Era una Bella Striscia

domenica 7 Settembre 2025

Carissimi

Quanto costa oggi essere idealisti, ma soprattutto esistono gli idealisti, ma ancora di più esistono gli “eroi”.

Per fortuna c’è sempre qualche cosa, affacciati al balcone che possiamo guardare in lontananza al fine di potere prendere posizione in una condizione di maggiore comfort e in sicurezza.

Se noi dovessimo intervenire con tanto sdegno per dirimere una lite o un sopruso davanti ai nostri occhi, o in una situazione di palese ingiustizia, di sleale comportamento e in differenza di forze, sotto il nostro portone, sono certo avremmo grandissimi dubbi. Nessuno ci porterebbe mai a scendere in piazza, a manifestare.

Invece è facile manifestare per cose che sono lontane da noi, dai nostri occhi e per le quali certe volte neanche conosciamo le vere ragioni che le hanno generate, ma ci affidiamo solamente a quello che la stampa, i media, o la propaganda prezzolata, ha voluto farci conoscere.

Certo è sempre ammirevole ma se ci cominciassimo con quanto sta accadendo dalle nostre parti, nelle nostre strade, nei nostri quartieri (non solo i più complessi) dove la situazione ci sta sfuggendo di mano.

Guardiamo oltre, guardiamo lontano, ci mettiamo a spalla una bandiera e siamo sul pezzo, siamo alla moda, siamo simpatici, siamo generosi e spesso “volenterosi”.

Non vi è guerra dove c’è fame, non vi è guerra dove non c’è nulla da rubare, le guerre nascono sempre con un pretesto e sono l’opportunità per vendere armi che purtroppo i “buoni” producono e non sono solamente i cattivi coloro che se le comprano.

Tergiversare, fomentare invece di spingere alle strette per un cessate il fuoco, fa si che le disgrazie altrui diventano un modo come un altro per dare visibilità e mantenere al potere leader che nei propri paesi rischiano la defenestrazione o addirittura dare contenuti ad una sterile azione politica di opposizione.

Quando mai potrà passare un blocco navale, una improvvisata gita in barca.

“Ogni azione comporta una reazione” e questo lo ha detto un grande fisico qualche centinaio di anni fa, ma al di là di tutto ciò ogni reazione deve essere quantomeno funzionale e soprattutto concreta. Ci sono già le organizzazioni internazionali strutturate al fine di portare aiuti.

Quella non è gente “sportiva”, per si e per no ti sparano sopra e poi ti chiederanno scusa con la motivazione che non ti avevano visto.

Duemila anni fa, prima che i “Romani” in una di quelle loro gite fuori porta (non mi dite di non aver mai incontrato romani in viaggio, in qualunque destinazione voi andiate) facessero danno, distruggendo Gerusalemme e spargendo gli ebrei per il mondo, erano tutta una cosa poiché ancora non si era diffusa la cultura musulmana.

Vi erano grandi famiglie ognuno delle quali interpretava il rapporto con Dio a modo proprio e tra questi c’erano pure gli Ebrei e ns. Signore era pure di religione ebraica. “Muḥammad” (Maometto il profeta fondatore dell’Islam) nasce a La Mecca intorno al 570 d.C..

Queste cose le sappiamo tutti? Abbiamo almeno speso cinque minuti per tentare di capire da come nasce una vicenda del genere?

Non potranno mai esistere due nemici che convivono sotto lo stesso tetto specialmente se fomentati dai retaggi religiosi.

In più grazie alla Shoa, gli Ebrei da malucaratterusi che erano, giustamente si sono incattiviti maggiormente per difendere la loro futura esistenza, e quindi basta un episodio a fare da innesco (la storia è sempre quella, un attentato terroristico, vedi le Olimpiadi di Monaco 1972, e la reazione Ebraica di annientamento fino all’ultimo colpevole o fiancheggiatore).

Dice, sono vendicativi? Di certo non misericordiosi da “porgi l’altra guancia”.

E’ pur vero che noi oggi vediamo una strage, una reazione spropositata, perpetrata, ma non immotivata, perché è pur sempre una reazione a chi ha fatto una cosa atroce scatenando tutto e poi si è ritirato facendo ostaggi e utilizzando la popolazione civile, i vecchi, le donne e i bambini, come scudo umano. Questo purtroppo non va dimenticato. Non c’è uno che ha ragione.

L’unica cosa auspicabile e che si arrivi quanto prima ad un cessate il fuoco ma dove ci sono degli odi congeniti e secolari, non si fa altro che spegnere un fuoco che continuerà a covare sempre sotto la cenere.

Intanto sensibilizziamo chi si siede a quei tavoli, (compreso i “responsabili”) affinché quanto meno si fermi questo bagno di sangue, su questo penso che siamo tutti d’accordo, anche chi come me no non ha la benché minima idea di ciò che sia la politica.

Un abbraccio Epruno.

 

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