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Erosione costa, ok al progetto per salvare Eraclea Minoa. Fondi anche per altri 12 Comuni

giovedì 9 Agosto 2018
erosione costiera ad Eraclea Minoa, nell'agrigentino
erosione costiera ad Eraclea Minoa, nell'agrigentino

Lo avevo promesso ad Agrigento il 15 maggio scorso e la promessa è stata mantenuta: la devastata spiaggia di Eraclea Minoa, lungo la costa agrigentina, ha già il progetto esecutivo pronto per fronteggiare l’erosione”. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Nello Musumeci, nella qualità di commissario del governo nazionale contro il dissesto idrogeologico.

Il via libera è arrivato dall’apposita Conferenza di servizi. Il ripascimento artificiale del litorale in erosione della frazione marina di Eraclea Minoa (a protezione del viale Eracle, via Artemide, viale Minosse)’, ricade nei comuni agrigentini di Cattolica Eraclea e in parte in quello di Montallegro. Il progetto, che è stato redatto dagli uffici del commissario di governo – coordinati dal soggetto attuatore Maurizio Croce – pone rimedio finalmente al processo di erosione del tratto di costa che va da Capo Bianco verso est per circa 2 chilometri.

Progetto anti erosione Eraclea Minoa, 2018
Il Progetto anti erosione

Negli ultimi anni, la linea di costa è arretrata di oltre cento metri, sottraendo parte del boschetto adiacente la riva, e mettendo a rischio diverse strutture turistico-ricettive.

In appena tre mesiafferma Musumeci – abbiamo rimodulato il ‘Patto per il Sud’, reperendo quattro milioni di euro utili per il superamento dell’emergenza della costa. Voglio esprimere un plauso per la competenza e le professionalità interne agli Uffici, che in pochissimo tempo hanno redatto un progetto esecutivo cantierabile che oggi è stato approvato“.

La decisione di finanziare il progetto era stata presa dal governo Musumeci nella seduta straordinaria della Giunta regionale tenutasi ad Agrigento il 15 maggio scorso, in occasione del 72°anniversario dello Statuto siciliano. Nell’intervento verranno privilegiate tipologie di opere non invasive dal punto di vista paesaggistico e ambientale.

E’ prevista la realizzazione di tre pennelli sub-ortogonali alla linea di costa, realizzati con materiale lapideo, e il ripascimento artificiale con l’utilizzo della sabbia del porticciolo turistico di Siculiana marina.

L’utilizzo della sabbia consentirà, da un lato la sistemazione della costa di Eraclea Minoa senza far uso di cave marine o terrestri e dall’altro renderà fruibile lo stesso porticciolo, completamente insabbiato da almeno un trentennio, ridando impulso alle attività turistico-ricreative della zona”.

Eraclea Minoa, erosione costa, Mareamico AgrigentoNon mancano tuttavia le critiche. Mareamico Agrigento “esprime soddisfazione per l’approvazione delle opere finanziate dalla regione per salvare Eraclea Minoa, ma nutre parecchie perplessità sulle modalità progettuali. Le tre barriere (pennelli sub-ortogonali alla linea di costa) rappresentano una struttura rigida di vecchio stampo ad alto impatto visivo, che stravolgerà le caratteristiche paesaggistiche di Eraclea. Poi l’ottima idea del ripascimento artificiale, praticata utilizzando 184 mila metri cubi delle sabbie provenienti dal dragaggio del porto di Siculiana, in assenza di modifiche strutturali del porto rischiano di essere solo un palliativo temporaneo e spreco di denaro pubblico“.

 

Intanto oggi è stato  sottoscritto, a Palazzo d’Orleans, pure il secondo ‘Contratto di costa‘ tra il presidente della Regione Siciliana, nella qualità di Commissario del governo nazionale contro il dissesto idrogeologico, Nello Musumeci, e i sindaci dei dodici Comuni che vanno da Siracusa a Vittoria. Il contratto, denominato ‘Sud-Orientale‘, comprende: Siracusa, Avola, Noto, Pachino, Porto Palo di Capo Passero, Ispica, Pozzallo, Modica, Scicli, Ragusa, San Croce Camerina e Vittoria, per uno sviluppo di circa 150 Km.

Dopo il successo registrato per la stipula del primo ‘Contratto di costa’ – che ha coinvolto 14 Centri costieri della zona tirrenica Messinese, da Tusa a Brolo – è toccato adesso al litorale meridionale del Sud-Est siciliano, a cavallo delle Province di Siracusa e Ragusa, essere oggetto di un’attività di concertazione per la pianificazione e l’attuazione degli interventi.

musumeci«L’erosione della costa – sottolinea il presidente Musumeci – è un problema che coinvolge moltissimi enti locali, ma si è sempre intervenuto solo con singoli provvedimenti tampone dettati dall’emergenza. Per invertire questa tendenza, era necessaria un’unica visione strategica che vedesse la Regione come organismo sovra-comunale per fare sintesi dei vari progetti di ripascimento presentati. Quest’azione unitaria di risanamento permetterà di appurare le condizioni territoriali, adeguandole alla prevenzione del rischio idraulico e di dissesto idrogeologico, oltre alla ricostruzione ecosistemica».

La dotazione finanziaria è di 48,5 milioni di euro ed è garantita dalle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, già assegnate ad alcuni Comuni, dal ‘Patto per la Sicilia’, e dai fondi già destinati agli Enti locali sottoscrittori del Contratto, per il contrasto all’erosione costiera da parte del ministero dell’Ambiente. Il progetto generale sarà predisposto entro quattro mesi e verrà coordinato dagli uffici del Commissario coordinati dal soggetto attuatore Maurizio Croce.

«Come già per il primo contratto di costa – conclude il governatore – la ‘risorsa mare’ deve rappresentare il volano che lega l’ambiente al rilancio turistico della Regione. Anche questa volta verranno coinvolti gli Enti Parco, i gestori delle Riserve naturali, i Gal, i Consorzi di bonifica e le Soprintendenze, affinché possa essere avviata una sinergia propositiva che abbracci ogni settore del contesto territoriale di appartenenza».

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