Dall’annuncio buttato lì, nelle linee guida della Fase 2 di lotta al Covid-19, della data del 18 maggio come possibile traguardo per la riapertura dei siti culturali, a vario titolo, gli addetti ai lavori e i suoi fruitori, vogliamo immaginare, attendono di comprendere meglio quali siano le possibilità concrete da qui alle prossime settimane.
In attesa di linee guida più chiare e definite che arriveranno, partendo dall’alto, dal ministro Dario Franceschini fino al governatore della Regione, nel frattempo dirigenti e direttori sono in attività per elaborare strategie pensate ad hoc sui singoli luoghi.
Se al momento sembrano favoriti, diciamo cosi, i siti archeologici, fra questi la Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro Antico e la Neapolis di Siracusa, Selinunte, grazie agli ampi spazi di fruizione all’aria aperta, d’altro canto realtà più piccole, dalla Galleria d’Arte Moderna a Palermo (piazza Sant’Anna) al Museo regionale d’arte moderna e contemporanea Riso, con annessi le altre sedi che compongono il Polo, sono in pieno fermento.
Di sicuro prospettiva condivisa sarà la promozione dell’acquisto online dei biglietti e la possibilità, ove riscontrata, di differenziare entrate ed uscite; azioni che mirano, sempre e comunque, ad evitare la formazione di assembramenti, per quanto è chiaro a tutti che, a fronte di un turismo al momento congelato, la fruizione sarebbe comunque meno massiva.
Se dal Museo archeologico Antonio Salinas fanno sapere di essere in attesa di linee guida ufficiali da seguire per la sicurezza, del personale e del pubblico, il Museo Riso sembra aver trovato già una possibile quadra per l’apertura del 18, qualora venisse ufficializzata.
“Nell’attesa che ci confermino i finanziamenti che abbiamo richiesto per dotarci di tutti i dispositivi di sicurezza – ci ha detto il direttore Luigi Biondo – dalla fornitura dei dispenser ai termo scanner, abbiamo già valutato la possibilità di organizzare un percorso di visita in sicurezza. Abbiamo la fortuna di avere strutture, dal Museo Riso, all’Albergo delle Povere a Palazzo D’Aumale a Terrasini, che consentono un’entrata e un’uscita differenziate, e questo ci facilita. Dovremo probabilmente rivedere la disposizione di alcune opere d’arte ma non sarà un problema; nel frattempo sui nostri canali social abbiamo continuato a postare alcuni video didattici perché sono sempre convinto che l’arte è l’unico modo per sentirsi libero. Siamo pronti a riaprire qualora la data del 18 maggio venisse confermata; sono un po’ pessimista sui progetti che avevamo in programma e che abbiamo dovuto interrompere come il cantiere aperto del restauro degli arazzi di Marsala che avevamo iniziato all’Oratorio dei Bianchi, in collaborazione con Palazzo Abatellis, e che al momento abbiamo sospeso. Spero potremo riprenderlo quanto prima mentre, attualmente, in vista del centenario dalla nascita del principe D’Aumale a Terrasini si sta lavorando ad un nuovo progetto di approfondimento delle collezioni naturalistiche. Noi siamo pronti a ripartire, questo è sicuro“.
Dello stesso avviso anche la Galleria d’Arte Moderna.
“Noi non abbiamo mai smesso di lavorare – ci ha detto la direttrice Antonella Purpura – se si dovesse confermare la data del 18 maggio saremo pronti a riaprire in sicurezza con ingressi contingentati. Ci stiamo organizzando perché tutto funzioni; abbiamo continuato a pensare possibili soluzioni, aspettiamo di ricevere comunque indicazioni precise. Non ci aspettiamo all’inizio grande affluenza, essendo escluse le scuole e il turismo extra regionale. Il tema è che tutti noi siamo privati della cultura, che è bene primario, importante nelle nostre vite, quindi riaprire è di certo un primo passo. Tutti i progetti sono rimandati ma ci organizzeremo per riprogrammarli, la didattica invece non si è mai fermata grazie alla possibilità delle piattaforme on line“.