Claudio Fava prosegue nella sua campagna elettorale, dopo aver chiarito di non sentirsi un riempitivo e di pensare a correre per potere vincere. Un modo per uscire dalle corde dopo che il centrosinistra in difficoltà sta provando a lanciare la campagna per il voto utile, cercando di disinnescare la consistenza del candidato di sinistra.
In questi giorni, ripetutamente, Micari ha messo in chiaro quelle che ritiene siano le responsabilità di una struttura di coalizione che non è arrivata unita al voto sotto un’unica bandiera.
Fava intanto fa spazio sotto i riflettori alla sua squadra.
Si tratta di due ex sindaci, un regista teatrale, un editore, un esperto della formazione. Sono i primi cinque assessori presentati da Claudio Fava, candidato di sinistra alla presidenza della Regione siciliana. Gli ex sindaci sono Maria Teresa Collica (Barcellona Pozzo di Gotto) e Rosario Gallo (Palma di Montechiaro).
Gli altri componenti della “squadra” sono il regista Ninni Bruschetta, l’editore Ottavio Navarra e Massimo Papa, presidente regionale del Cenfop, coordinamento degli enti nazionali per la formazione e l’orientamento professionale.
Ciascuno di loro, ha spiegato Fava, è stato scelto per le competenze acquisite nelle loro esperienze. Collica si occuperà soprattutto degli enti locali e delle questioni che riguardano la gestione del personale e le assegnazioni delle consulenze. Gallo ha segnalato il ritorno delle emergenze sociali e l’assenza nell’agenda politica delle grandi questioni meridionali.
Bruschetta ha denunciato l’incapacità di valorizzare l’immenso patrimonio culturale siciliano che andrebbe utilizzato anche come fonte di sviluppo economico. Papa ha parlato dell’importanza della formazione, un settore che da due anni e mezzo in Sicilia è in piena paralisi, e Navarra delle condizioni arretrate di molte aree della regione. Per Navarra le priorità sono le strutture civili e l’occupazione giovanile: “Il vero problema oggi non è l’immigrazione ma l’emigrazione che sta impoverendo sempre più la Sicilia”.