Fabrizio Ferrandelli ricomincia da tre, come tre sono le liste che sosterranno la sua candidatura a Sindaco di Palermo. Ma di certo non è tutto qui. Non ha svelato le sue carte del tutto, però. Altri luoghi e marchi della politica si avvicineranno al candidato dei “Coraggiosi” in corso d’opera. Oggi si parla di liste civiche, anche se le prime sfumature di politica sono già in bella mostra nella sala stampa del comitato elettorale di Piazza Sturzo.
“Coraggiosi! Palermo”, “Palermo prima di tutto” e “Per Palermo con Fabrizio” sono le denominazioni scelte per iniziare la rincorsa a Palazzo delle Aquile. Le prime due sono si possono definire delle vere e proprio “liste civiche”, mentre la terza è già un brand politico nel senso pieno del termine. E ‘ il contenitore creato da Marianna Caronia (Cantiere Popolare) per attrarre voti dal suo bacino elettorale. Il popolo che si riconosce nella ex deputata regionale e già candidata a “sindaca” di Palermo nel 2012 correrà con due marchi diversi. Al consiglio comunale spenderà il nome “Per Palermo con Fabrizio”, mentre per la lotta nelle circoscrizioni si misurerà con il suo storico marchio – quello esibito nella campagna amministrativa del 2012 – “Ama Palermo”.
Ma quale senso dare a questa prima esposizione pubblica delle liste? Ferrandelli spiega il “positioning“: “Sono liste originate dal contatto e dal lavoro svolto in questi anni. Siamo contenti di aver avuto tante adesioni e richieste di partecipazione. Palermo non è rassegnata, tanti vogliono metterci la faccia per essere dei punti di riferimento. Sono simboli di Palermo che non si piange addosso“. Nomi di candidati non ne sono stati fatti: “Oggi non ci sarà nessun nome di candidato, nessuno avrà il battesimo della candidatura. Abbiamo ricevuto tante richieste, sono contento che sia la candidatura della città e non della parte di una città. E’ chiaro – ha sottolineato – che questa partita non posso giocarla da solo, ogni cittadino avrà la libertà di votare il candidato o la candidata che riterrà più vicina e rappresentativa. Non ho puzze sotto il naso, non sono un censore, non penso di essere migliore e neanche peggiore di altri. Mi guiderà il requisito morale e la presenza di situazioni etiche e morali”.
Sia chiaro che sul nome di Ferrandelli confluiranno “grandi elettori” con esperienze che vanno dal centro destra alla sinistra. Di nomi non ne vuole fare e non ne fa, ma basta uno sguardo appena attento agli ospiti della kermesse di oggi per capire quanto la sua candidatura sia veramente trasversale. Non è un mistero l’offerta della poltrona di assessore alla legalità per Giovanni Fiandaca. La risposta del Professore non è arrivata. Fiandaca aspetta segnali (da Milano e Roma, ndr) ma non ha detto no. E per Ferrandelli è già mezza buona notizia. Poi, attorno a Fabrizio, c’è un popolo di ragazzi in giacca e cravatta, ex assessori del governo Crocetta, “altissimi” ex manager della Regione siciliana e dirigenti storici dei partiti di fine Prima Repubblica. C’è coesione attorno a questa candidatura. “Una coesione che dovrà farci vincere al primo turno – spiega uno dei responsabili del comitato elettorale – perché se spingiamo più in là questa campagna elettorale tanti equilibri potrebbero saltare“.
Grandi assenti alla riunione di oggi gli uomini e le donne di Forza Italia. “Non sarà una questione di simboli, l’abbiamo già esaurito questo argomento. Sono convinto – ha aggiunto – che chi si ritrova nel mio progetto sara’ multi-identitario e adeguato alla proposta politica. Non siamo qui nella barzelletta ipocrita di nascondere una forza politica dietro un simbolo. Forza Italia? Non mi sembra una forza di destra ma di centro, non ho bisogno di nascondere un’identità come avviene dall’altra parte della barricata“. Ultima stoccata riservata quindi, all’avversario di sempre, con un riferimento preciso ma non esplicito, alla questione Pd-Leoluca Orlando.