Martedì, i poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza hanno tratto in arresto un venticinquenne gelese, gravato da precedenti giudiziari, in esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il tribunale di Gela su richiesta della procura della repubblica.
Al giovane sono stati contestati sette episodi di furto, tutti aggravati dalla circostanza che sono stati commessi all’interno di attività commerciali di somministrazione di cibi e bevande, su cose esposte alla pubblica fede (salvadanai, borse e casse).
Le indagini, coordinate dalla procura della repubblica di Gela, svolte dalla sezione investigativa del commissariato hanno fatto luce su una serie di furti commessi a Gela, da aprile a giugno, in danno di esercizi pubblici.
L’analisi delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza e i rilievi tecnici di polizia scientifica hanno consentito di individuare quale responsabile dei furti l’odierno indagato. È stato importante anche l’apporto informativo fornito dalle vittime, gestori degli esercizi commerciali.
I soldi, per centinaia di euro, di volta in volta, sono stati sottratti da registratori di cassa, da salvadanai posti sui banconi e da una borsa. In un caso il giovane ha sottratto una PlayStation del valore di 400 euro posta su uno scaffale di un esercizio commerciale di elettronica.
Sono in corso indagini finalizzate a ricostruire la dinamica di analoghi altri episodi di furto che, per tempistiche e modalità, presentano analogie con quelle contestate all’arrestato.