“Grave atto di intolleranza politica verso la Lega a Vittoria, in Piazza del Popolo”.
A denunciarlo su Facebook il papà di un ragazzo (VEDI IL POST IN BASSO), che scrive: “Mentre mio figlio stava facendo colazione al bar ha notato un individuo che strappava i manifesti affissi sullo stallo di fronte al locale stesso, dei nostri candidati alle elezioni europee Attaguile e Gelarda, accorgendosi che mio figlio aveva ripreso la scena dello strappo si è avvicinato con fare minaccioso intimandogli di consegnare il telefonino. Al rifiuto, ha tentato di aggredirlo mettendogli le mani al collo e ingiuriandolo come fascista. Abbiamo sporto denuncia al commissariato di pubblica sicurezza”.
La vicenda l’ha resa nota Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega e candidato alle elezioni europee di domenica 26 maggio nel collegio Sicilia e Sardegna: “Esprimo massima solidarietà al giovane e alla famiglia per il grave atto di intolleranza – dice Gelarda – . Nessuna violenza, nessuna minaccia, nessun atto vandalico può far parte del confronto democratico. La Lega opera sul territorio con i suoi militanti che troppo spesso subiscono episodi di questo tipo, da condannare fermamente. Questo clima di odio non ci fermerà – conclude Gelarda – anzi è il segnale che siamo sulla strada giusta”.
Non è la prima volta che Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo, si ritrova bersaglio di atti vandalici con i suoi manifesti elettorali. A fine aprile, a Palermo, su un maxi cartellone nei pressi del quartiere Borgo Vecchio era comparsa la scritta: “Traditore della Sicilia”. Un episodio rispetto al quale subito era arrivata la risposta del senatore Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia: “La Lega opera ed agisce sui territori con i suoi uomini e le sue donne migliori – dichiarò il sottosegretario al ministero dell’Interno – . Intimidazioni di questo tipo non ci spaventano”.
A distanza di qualche giorno, sempre a Palermo, un altro manifesto elettorale di Gelarda era stato divelto e posizionato a testa in giù su un marciapiede del centro, davanti ad un locale commerciale chiuso.