Palermo dove sei? Al “Liberati” arriva l’ennesima delusione per i tifosi rosanero. Un pareggio che non rispecchia la reazione sperata e tanto decantata da Corini.
Se i primi 45 minuti avevano fatto ben sperare, il tracollo del Palermo arriva al rientro dagli spogliatoi. Cinque cambi, un uomo in più per circa un quarto d’ora e la forza del risultato a proprio vantaggio non bastano. Il club di viale del Fante appare spento e poco motivato. Due punti persi o uno guadagnato? I segnali lanciati nel secondo tempo non sono incoraggianti e come contro il Cittadella manca anche il forcing finale che aveva contraddistinto i rosanero in tempi ormai remoti. Una cosa è certa: la classifica si è notevolmente accorciata. La Cremonese ha ufficialmente scalzato i rosa che adesso sono piantati a 24 punti in compagnia di Catanzaro e Como, a +1 dal Modena e a +2 dal Cittadella.
Nonostante la pioggia di contestazione delle ultime settimane l’undici di partenza è lo stesso sceso in campo contro il Cittadella, eccezion fatta per la solita staffetta sulla sinistra, dove ad avere la meglio questa volta è stato Lund, e Mancuso al posto dell’indisponibile Insigne. Breda ha optato invece per una squadra giovane, con i senatori accomodati in panchina.
Protagonisti della prima parte dell’incontro i due portieri, tra le parate provvidenziali di Pigliacelli e le uscite dubbie di un fortunato Iannarilli. Primo tempo vivace con tante occasioni ed errori in mezzo campo per entrambe le formazioni. Coulibaly si conferma il più brillante nel terzetto di centrocampo. Lenti, poco creativi e spesso imprecisi Stulac e Gomes, gli uomini che, al contrario di quanto fatto vedere, avrebbero dovuto inventare e dispensare idee.
Il primo strafalcione arrivare da Mateju, autore di un retropassaggio rischioso che favorisce l’ex Falletti. Il numero 22 rosanero è però bravo a deviare il tiro dal limite dell’aria. Il classe ’93 si ripeterà più avanti anche sulla conclusione di Raimondo e nel finale su Casasola. La prima occasione per il club di viale del Fante arriva al 12esimo: Brunori pesca Mancuso in area ma l’estremo difensore rossoverde chiude lo specchio della porta.
Nervosismo e voglia di riscatto pervadono gli uomini di Corini. Lucioni conferma ancora una volta il suo ruolo da leader indiscusso caricandosi la squadra sulle spalle e dopo aver lanciato qualche segnale dalle parti di Iannarilli, affonda di testa gli umbri. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto da Stulac, il difensore svetta tra le marcature avversarie e al 31esimo imbuca la rete che sblocca il tabellino. Un gol che dona coraggio a un impaurito Palermo, ancora poco consapevole delle proprie capacità, che sei minuti più tardi sfiora il raddoppio con Brunori che centra in pieno la traversa.
La Ternana crea tutte le sue migliori occasioni dalla catena destra, complice un Mateju quasi mai in partita, escluso qualche cross insidioso in area. Le pressioni delle fere si fanno sempre più insistenti anche lungo le linee già a inizio secondo tempo. La chance migliore è per Di Stefano ma la sfera sfiora il secondo palo. La determinazione premia i padroni di casa e dopo il check del var il centro di Casasola viene convalidato: 1-1.
Il “Genio” non ci sta e sfodera il triplo cambio: fuori Stulac, Coulibaly e Mateju, dentro Segre, Henderson e Buttaro. Al 75esimo doppia giallo per Corrado e umbri in dieci. Ma la reazione dei rosanero è timida e contratta. La freschezza di Valente e Aurelio non cambia la musica. L’ultima azione la crea Brunori nel recupero, bravo nel controllo, a girarsi e a sfoderare il destro che termina però alto sopra la traversa. Il capitano manca dunque l’appuntamento con il gol e i festeggiamenti per le 100 presenze in maglia rosanero. Poi nulla di più. L’inferiorità non sembra sentirsi e a spingere di più sono proprio i rossoverdi. Al triplice fischio dell’arbitro è 1-1 al “Liberati”.