C’è imbarazzo nel Movimento 5 stelle per la questione della tesi di abilitazione all’insegnamento che la neo “ministra” all’istruzione, la siracusana Lucia Azzolina avrebbe copiato in più parti. La tesi fu scritta nel 2010 e l’attuale titolare del dicastero la presentò all’Università di Pisa per completare la cosiddetta Siss e conseguire così l’abilitazione all’insegnamento. In varie parti la tesi contiene passi riprodotti da vari testi, ma per come sarebbero scritti – senza cioè la citazione delle fonti bibliografiche, né di virgolettati con note a fondo pagina – trarrebbero in inganno e sembrerebbero scritti in originale dalla Azzolina.
La tesi incriminata, scoperta dal quotidiano La Repubblica, si compone di 41 pagine ed è intitolata “Un caso di ritardo mentale lieve associato a disturbi depressivi“. Peccato che parti di questa non sarebbero farina del sacco della Azzolina, ma prese e copiate e incollate da altre pubblicazioni.
Una vicenda che al di là della polemica politica (Salvini ha attaccato il ministro invocando le sue dimissioni o la cacciata dal governo e lei per tutta risposta ha replicato, ma senza entrare nel merito dell’accusa di plagio), sta suscitando un imbarazzo di non poco conto fra i 5 Stelle, soprattutto perchè tre anni fa furono proprio i grillini ad attaccare l’allora ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, per una vicenda analoga, a seguito della quale ne chiesero le dimissioni.
Un imbarazzo aggravato dal fatto che proprio il M5s ha fatto dello slogan “onestà onestà” la bandiera del proprio Dna politico.