“C’è una grande attiva di collaborazione, di sinergia nell’attività di gestione dei bandi. Noi stiamo dando grande fiducia all’ente e richiediamo a Irfis di accorciare i tempi rispetto alle istanze da gestire. Dobbiamo camminare alla velocità che richiede il mondo produttivo”.
Le parole di Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive, suonano la carica all’ente regionale. Irfis, del resto, si conferma da tempo un importante traino economico della Sicilia.
La società finanziaria per il mediocredito con sede a Palermo, vuole potenziare le misure già avviate e prevederne di nuove, stanziando maggiori risorse finanziarie.
Intanto, la misura “Ripresa Sicilia”, che incorpora 202 progetti per oltre 450 milioni di euro, ha avuto un grande successo. Consistente la risposta progettuale da parte delle imprese siciliane a fronte di una dotazione finanziaria assegnata alla misura pari a 36 milioni di euro di cui 20 milioni a valere su risorse dei fondi Poc 2014-2020 e 16 milioni su risorse del Fsc 2021-2027. Misura per la quale il governo regionale intende individuare ulteriori risorse aggiuntive, attingendo dalla nuova programmazione comunitaria Fesr 2021-2027 per non disperdere il patrimonio di proposte. L’assessorato regionale alle Attività produttive guidato da Edy Tamajo, ha in programma di stanziare almeno altri 100 milioni per finanziare tutti i progetti previsti. In questo modo il supporto alla misura non sarà parziale.
Altre misure riguardano i Cluster Sicilia. Contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento dei distretti produttivi attraverso l’impulso e la valorizzazione della capacità di aggregazione e di collaborazione tra imprese, favorendo lo sviluppo di Poli di specializzazione e sostenendo le progettualità strategiche espresse dal “Patto di sviluppo distrettuale”. La dotazione finanziaria è pari a 38,6 milioni su fondi Fsc 2021-2027 e Poc 2014-2020. E ancora FAInSicilia, sempre contributi a fondo perduto a favore di micro e piccole imprese finalizzati alla realizzazione di investimenti iniziali all’interno del territorio regionale.
A settembre, invece, partirà una nuova misura per le nuove iniziative economiche, soprattutto per l’imprenditoria giovanile e femminile. Si tratta di 300 mila euro di risorse. Esattamente, stiamo parlando di contributi a fondo perduto a favore di micro e piccole imprese finalizzati alla realizzazione di investimenti iniziali all’interno del territorio regionale. La dotazione finanziaria è pari a 26 milioni di euro su fondi Fsc 2021-2027 e Poc 2014-2020.
Entrando nel merito dell’avviso, vediamo innanzitutto chi sono i soggetti destinatari. Saranno coinvolti i giovani di età compresa tra i 18 e i 46 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, le donne di qualsiasi età che, alla stessa data, risultino residenti in Sicilia o vi trasferiscano la propria residenza entro sessanta giorni (centoventi giorni se residenti all’estero) dalla comunicazione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Non solo le persone fisiche, ma anche le piccole e medie potranno usufruire di queta agevolazione. E’ necessario che abbiano almeno una unità produttiva o una stabile organizzazione con sede legale o operativa in Sicilia, e che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti: essere iscritte nel Registro delle imprese presso una Camera di Commercio tra quelle presenti in Sicilia e risultanti attive da non più di 36 mesi. Se costituite in forma di società o cooperativa, avere una compagine sociale composta da almeno il 51% del capitale sociale da persone fisiche aventi i requisiti di cui al primo punto.
Per quanto riguarda il contributo, le agevolazioni consistono in una sovvenzione (contributo a fondo perduto) con un aiuto pari al 90% delle spese ammissibili. Saranno finanziati tutti quei progetti che abbiano come scopo quello di creare effettivamente uno sviluppo economico sul territorio. In particolare, la fornitura di nuovi prodotti o servizi al mercato in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti, incrementando la competitività territoriale.