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la protesta

La lettera a Babbo Natale dei “Comitati per la salute in Sicilia”: ecco cosa non va

sabato 24 Dicembre 2022

Alla vigilia di Natale il coordinamento “Comitati per la salute Sicilia” ha promosso un’iniziativa particolare, tappezzando  le porte dei presìdi sanitari territoriali e le strade delle città con lettere a Babbo Natale con cui si chiede una sanità efficiente, pubblica e gratuita accessibile a tutti, un piano di reintegro degli organici del personale sanitario, presidi sanitari e punti nascita in ogni territorio, riconoscimento di “zona disagiata” per le aree interne e le isole.

Il coordinamento “Comitati per la salute Sicilia” a cui aderiscono comitati sparsi per tutta la Regione (Lentini, Lipari, Barcellona P.G, Leonforte, Alcara Li Fusi, Catania, Palermo, Castelvetrano, Pantelleria, Ribera, Partinico), ha voluto con un’iniziativa ironica mettere al centro delle priorità politiche e sociali siciliane, la gravissima emergenza in cui versano i territori siciliani.

Una gestione- si legge nel comunicato stampa- frutto delle politiche finanziarie nazionali e regionali che ha portato allo smantellamento della sanità pubblica, con la distruzione delle piccole entità ospedaliere territoriali secondo il modello della concentrazione in grosse strutture che però non rispondono alle esigenze di tutti. Un processo avviato ormai da un decennio e che ha portato allo sgretolamento del sistema sanitario nazionale e regionale

Le criticità denunciate dai comitati sono pressoché uguali in tutti i territori con una particolare gravità nelle piccole isole e nelle aree interne: chiusura di interi reparti, carenza di posti letto, lunghe attese nei Pronto soccorso congestionati e con un organico ridotto al minimo, mancanza di un numero sufficiente di anestesisti e rianimatori; carenza di macchinari per le prestazioni specialistiche; lunghissime liste di attesa per gli esami di controllo che costringono a ricorrere alla sanità privata, chiusura dei punti nascita. Un quadro drammatico e preoccupante a cui si somma un insufficiente funzionamento della medicina territoriale e contro cui gli abitanti lottano da tempo.

I Comitati rivolgono un appello alla neo assessora regionale alla Sanità Giovanna Volo chiedendole un intervento complessivo a tutela dei territori meno attenzionati.

 

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