Una mostra fotografica che è un racconto di relazioni. Quella di Luigi Cocuzza all’Hotel Patria (o Palazzo Aragona) di Palermo è una mostra di ritratti di gente che abita in via Alloro e le piazze e le viuzze limitrofe nel quartiere Kalsa. Sono 90 ritratti selezionati tra quelli scattati da lui negli ultimi anni, ai quali presto ne verranno aggiunti altri cinquanta. La mostra è esposta nell’atrio dell’Hotel Patria dove lui accoglie tutti e fa da cicerone.
Cocuzza ha 77 anni era insegnante alla scuola media del quartiere Zisa e da diversi anni insegna fotografia, una passione antica nata ai tempi in cui frequentava l’università di architettura, lui povero aveva stretto un forte legame di amicizia con un collega della Palermo bene che ad un certo punto comprò una reflex che spesso usava anche Luigi. È anche un grande amante del centro storico così dopo una lunghissima permanenza in via Maqueda, un giorno passeggiando per la via Alloro si imbatte nella casa in cui vive adesso, proprio dentro quello che fu un tempo l’Hotel Patria. Un amore folgorante per quella casa dove si trasferisce nell’arco di una settimana così come per il quartiere dove diventa subito un punto di riferimento.
La mostra è stata realizzata a sue spese e rimarrà aperta fino a domenica prossima 7 maggio tutti i giorni, mattina e pomeriggio ad ingresso gratuito e poi ci sarà lui ad accompagnarvi con il suo sorriso contagioso e i suoi vispi occhietti blu nei meandri del palazzo e a raccontarvi le storie dell’evoluzione architettonica e delle persone che ci abitano e che ci hanno abitato. Quella che Luigi racconta nella sua mostra, volutamente senza titolo, è quella di una grande umanità, racconta di una famiglia quella dei residenti della via Alloro e dei vicoli vicini, delle famiglie, dei commercianti. “Una volta sono andato a trovare mia figlia a Bologna per una settimana. – racconta il fotografo – Quando sono tornato mi fermavano per strada e mi chiedevano che fine avessi fatto, erano tutti preoccupati perché non aprivo le persiane della camera da letto da sette giorni”.
Dell’Hotel Patria conosce tutta la storia, di quando c’era il porticato e di quando la gente da tutta europa veniva a mangiare alla trattoria Stella, e anche Falcone e Borsellino erano due habitué. Di quel periodo così romantico purtroppo però rimane ben poco adesso, l’Hotel Patria adesso dovrebbe diventare una residenza universitaria ma ancora non si riesce ad ottenere l’abitabilità per via della scala troppo stretta, così sono state realizzate delle grosse scale di metallo che giaciono nel cortile del palazzo, i rampicanti stanno provando ad integrarle con l’ambiente circostante con scarsi risultati. Ma finché ci sarà Luigi a far rivivere quel luogo magico e pieno di storia possiamo stare tranquilli, lo proteggerà lui.