Guarda il video in alto
Per la presentazione ufficiale del libro “Noi siamo immortali” (Mondadori Electa), uscito nelle librerie il 18 settembre, gli autori Giovanni Cupidi e Veronica Femminino hanno scelto Palermo.
L’incontro, organizzato dalla libreria Flaccovio Mondadori Store, si è svolto nella sala del cinema De Seta, al Centro sperimentale di Cinematografia ai Cantieri della Zisa; sul palco insieme agli autori anche gli amici di Cupidi Salvo Ficarra, Valentino Picone e Corrado Fortuna.
“Ognuno ha la propria storia, che è unica, e questo è il bello. Non racconto la mia perché è più speciale di quella degli altri ma proprio perché è diversa. Adoro il concetto di diversità, che include l’unicità di ognuno e di ogni cosa“.
Si legge così nella sinossi del libro, “gentile e feroce” come lo ha definito Fortuna, nato da incontri casuali e da volontà condivise con la giornalista Veronica Femminino, che ha raccolto i racconti di Giovanni.
Noi siamo Immortali è un omaggio alla vita, alla forza di volontà e all’orgoglio. Perché la storia di Giovanni è la storia di tanti che non hanno voglia di nascondersi e pretendono di mostrarsi per quello che sono: esseri unici e irripetibili.
Cupidi ha maturato questa consapevolezza soprattutto da quando, all’età di tredici anni, è diventato tetraplegico. Da quel giorno tutto è cambiato, tutto è diventato più difficile e di colpo la vita si è trasformata in una sfida continua.
Giovanni è andato avanti e ha affrontato la sua difficile situazione con coraggio, forza e determinazione: ha studiato, lavorato e viaggiato, e sulla sua sedia a rotelle ha raggiunto traguardi ai quali nessuno pensava potesse approdare nella sua condizione.
Nel libro, che accoglie la prefazione di Jovanotti (Giovanni lo ha conosciuto partecipando all’omonimo film realizzato dal cantante) senza pietismi o autocommiserazione, si racconta il prima e il dopo, la spensieratezza dell’infanzia, il rapporto con i genitori e gli amici, fino alla malattia e alla rinascita.
L’autore ci parla anche della sua battaglia per i diritti dei disabili, del suo ruolo di attivista e dell’impegno costante profuso per dare voce a chi troppo spesso viene dimenticato dalle istituzioni. E poi, non ultimi, gli obiettivi raggiunti, i desideri, i sogni e le ambizioni verso cui tendere da una carrozzina elettronica, che da impedimento può diventare un mezzo per “muovere” il mondo.