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Da vent’anni circa Pasquale Hamel, direttore del Museo del Risorgimento di Palermo, storico e scrittore, indaga fatti e personaggi relativi al periodo del Medioevo, mettendo in luce aspetti salienti per la comprensione di un’epoca, sottovalutata, e dei protagonisti ad essa ricondotti.
Ultima fatica, in ordine di tempo, in tal senso è il libro “Costanza d’Altavilla – Biografia eretica di un’imperatrice“, uscito in tutta Italia lo scorso novembre.
In questa occasione, come ci dice il professore Hamel nella video intervista, il fulcro dell’approfondimento sta tutto nella parola “eretica” che, per la prima volta, getta luce, con testimonianze plausibili, su nuovi aspetti della vita della regina di Sicilia.
Costanza d’Altavilla, imperatrice del Sacro romano impero, personaggio fascinoso esaltato anche dalla letteratura, deve molta della sua fama al figlio, Federico II, protagonista nel duecento delle lunghe e sanguinose lotte fra impero e papato.
Tante le versioni e gli aneddoti legati alla storia di Costanza, tra fatti reali e pregiudizi ideologici, ripresi dallo stesso Hamel con un rigoroso percorso di ricerca e un modulo narrativo particolarmente accattivante che, inoltre, ipotizza che la donna non fosse realmente madre di Federico II.
Interrogativi e misteri compongono la prima vera biografia sulla regina di Sicilia, di cui si evidenziano per la prima volta anche gli aspetti di fragilità di una donna tradizionalmente ritenuta particolarmente forte.