I giudici del Tar di Palermo hanno accolto il ricorso di un proprietario terriero, annullato una multa da 20 mila euro e l’acquisizione dell’area al patrimonio del Comune di Licata. L’uomo aveva segnalato al Comune abusi edili realizzati nella sua proprietà data in affitto a una società che si occupa della rottamazione di veicoli. L’amministrazione comunale ha ordinato la rimozione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi entro novanta giorni. Un’ordine che non poteva essere eseguito visto che l’area era affittata e l’ingresso al proprietario era interdetto.
Per questo il proprietario aveva chiesto aiuto al Comune. L’amministrazione, invece, ha emesso la sanzione amministrativa e l’acquisizione dei beni abusivi, circa 430 metri quadrati, al patrimonio comunale. Il proprietario assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino, si è rivolto al Tar per chiedere l’annullamento dei provvedimenti, ritenendosi vittima e non certo responsabile degli abusi. I giudici amministrativi hanno condiviso le tesi difensive confermando che l’ordine di demolizione non poteva essere eseguito dal proprietario e che la sanzione era illegittima. Il Comune di Licata è stato condannato a pagare le spese processuali.