Come una fenice risorge l’Irsap. L’Ente balzato agli ordini della cronaca in seguito alle dimissioni, con annesse denunce, dell’ex commissario Alfonso Cicero, adesso rilancia. La notizia è di ieri ma i dettagli arrivano soltanto adesso. Si tratta dell’approvazione della pianta organica varato dall’attuale commissario straordinario Maria Grazia Elena Brandara (in foto) e da Mariella Lo Bello, assessore regionale per le Attivita’ produttive.
Due dirigenti andranno in pensione nel prossimo mese di febbraio, ma 21 funzionari amministrativi verranno inseriti. La svolta è contenuta nella delibera varata dalla giunta regionale che prevede la conferma di 156 dipendenti a tempo indeterminato e il salvataggio dei 64 precari esistenti (27 Asu, 2 Lsu e 35 contrattisti). Confermati i 41 dipendenti della sede centrale, gli innesti riguardano le sedi delocalizzate (2 ad Agrigento; 3 a Caltagirone; 2 a Caltanissetta; 2 a Catania, 3 a Messina; 3 a Palermo; 1 a Ragusa; 3 a Siracusa; 2 a Trapani), il minor numero di dipendenti resterà quella di Messina, con 10, mentre Gela manterrà il primato con 48 tra precari e personale di ruolo.
Il rilancio dell’Ente, che vanta un buco da 300 milioni, passa anche dalla conferma in pianta organica di 17 dipendenti all’Avvocatura e affari legali ai quali sarà assegnato il compito di assistere l’Ente nei vari procedimenti di riscossione in cui è coinvolto. La vicenda nei mesi scorsi aveva rilanciato il nome di Cicero che, anche in seguito alle sue dimissioni, aveva mantenuto alcuni incarichi legali. In una lettera l’ex commissario aveva scritto che “su 568 avvocati iscritti all’albo, nell’arco di due anni (di gestione Cicero) sono stati incaricati oltre 200 professionisti”.