Cateno De Luca replica a Ferdinando Croce e nel contempo attacca Maurizio Croce, con un messaggio indiretto al centrodestra che tra i papabili candidati alla poltrona di Palazzo Zanca sta valutando anche l’ex assessore regionale della giunta Crocetta.
Dopo una serie di attacchi via facebook da parte dell’ex sindaco, ieri pomeriggio Ferdinando Croce ha risposto con un post. Ed oggi Cateno ha ulteriormente replicato (sia in diretta che con un comunicato stampa). La replica è a Ferdinando Croce ma il messaggio ai naviganti è per il centrodestra che, sponsor Beppe Picciolo e un mezzo sì di Miccichè, sta pensando di candidare a sindaco Maurizio Croce (che di Ferdinando è il cugino ma che hanno avuto carriere e posizioni politiche diverse). Insomma per De Luca i due Croce pari sono.
“MAURIZIO HA USATO FERDINANDO”
“Il nostro obiettivo– scrive Cateno De Luca– è difendere la città da persone come Maurizio e Ferdinando Croce. E vi spiego perché. Ferdinando Croce è stato utilizzato da Maurizio Croce per accreditarsi nel centro destra. Mentre Maurizio Croce era ancora assessore del governo di centrosinistra Crocetta, Ferdinando Croce era invece candidato nella lista Diventerà Bellissima a fianco di Musumeci. Insomma, classici giochi di potere di certe famiglie messinesi per stare sempre e comunque dalla parte di chi governa”.
Secondo De Luca nel momento in cui Musumeci è stato eletto Presidente della Regione, Maurizio Croce avrebbe “utilizzato” la parentela con Ferdinando (all’epoca vice capo di gabinetto dell’assessore Razza) per mantenere l’incarico di Commissario per il dissesto idrogeologico.
UN UOMO PER TUTTE LE STAGIONI
“Insomma Maurizio Croce possiamo definirlo un uomo buono per tutte le stagioni.- prosegue De Luca– Ferdinando Croce ha fatto campagna elettorale nel 2017 sparando a zero contro quelli che dal suo punto di vista erano impresentabili guarda caso oggi rientra a pieno titolo in quella stessa categoria perché è tra i protagonisti della vicenda che ha sconvolto la sanità siciliana”.
De Luca riporta le pagine del dispositivo della Procura di Trapani ricordando quanto emerse dall’inchiesta sui dati dei positivi e dei decessi. Nelle intercettazioni ci sono anche alcuni passaggi che riguardano Messina e lo scontro all’epoca in atto tra il sindaco De Luca e il Dg La Paglia e di conseguenza anche l’assessore Razza e Ferdinando Croce che era vice capo di gabinetto.
SONO DELLA STESSA PASTA
“Ecco cosa si legge nel dispositivo- conclude De Luca– Si pongono il problema di dare tali dati considerando la pressione negativa che il Sindaco di Messina DE LUCA sta facendo nei confronti dell’amministrazione regionale, valutando anche il fatto che bisognerebbe intervenire nei suoi confronti. Io devo ricordarvi chi è Ferdinando Croce e che Ferdinando Croce e Maurizio Croce sono della stessa pasta”.