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Messina: la rivoluzione della didattica passa attraverso lo sport, al via il progetto Cassalia

venerdì 4 Ottobre 2019
progetto Cassalia

Utilizzare lo sport per apprendere di più e più velocemente. Questa è l’idea che sta alla base del “progetto Cassalia”, iniziativa lanciata dall’Istituto Enzo Drago di Messina e che prende il nome dal suo ideatore, ovvero il prof. Antonio Cassalia. Tale tipologia di percorso d’apprendimento si basa sull’idea che le metodologie di apprendimento sportivo si possano estendere agli altri campi dello scibile umano, aumentando sensibilmente le capacità cognitive del soggetto e riducendo i tempi di acquisizione delle conoscenze.

Gli effetti che tale metodologia ha sull’apprendimento dei bambini verranno testati dal punto di vista scientifico dall’Ircss Neurolesi, e poi sarà proposto al Ministero della pubblica istruzione di promuovere questo metodo in altri istituti.

Vogliamo promuovere un innovativo metodo didattico, unico in Italia, che coniuga movimento e miglior apprendimento: si tratta del progetto “Cassalia” che, tenuto conto delle esigenze previste dalle indicazioni Ministeriali e dei nuovi indirizzi sportivi emanati dal Coni e da Sport e Salute, si pone l’obiettivo di favorire una sana crescita degli alunni e di far acquisire loro le regole e le competenze attraverso l’attività motoria e sportiva, con la realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi“.

A dirlo è la dirigente scolastica dell’Istituto Enzo Drago di Messina Giusi Scolaro, istituto nel quale si già messa in pratica questa rivoluzionaria metodologia. “Vogliamo – aggiunge Scolaro –  fare in modo di cambiare il paradigma formativo, attraverso la didattica inclusiva inventata da un docente del nostro istituto, il  prof. Pasquale Antonio Cassalia. Un metodo che abbiamo già sperimentato nella nostra scuola con ottimi risultati, e ci auguriamo possa essere notato e acquisito dal Ministero della pubblica istruzione, diventando un progetto didattico sportivo di rilevanza nazionale, per essere applicato sperimentalmente in altre scuole, coinvolgendo Infanzia, Primaria con successive ricadute alla scuola secondaria di primo grado“.

progetto CassaliaIl mio processo didattico-metodologico, – spiega il prof. Pasquale Antonio Cassalia mira a trasformare gradualmente la classe in squadra, nell’ambito della quale ciascuno assume un ruolo ispirato dal proprio talento, che viene fatto emergere dal docente in sinergia con il tecnico sportivo, mediante precise tecniche derivanti dalla cultura sportiva, consapevole frutto di 30 anni di buone pratiche sviluppate, sperimentate e condivise da me“.

La scuola – prosegue Cassalia – ha dovuto chiudere i suoi gruppi sportivi, fucine dove venivano selezionati e forgiati i campioni del futuro, riducendo le sei ore settimanali extracurriculari dedicate alle attività sportive a sole 20/30 ore annue, per scommettersi sui Centri Sportivi Scolastici, tutti da scoprire“.

La neo Spa “Sport e Salute” ha assorbito le competenze legate ai delicati temi Sportivi Scolastici e non solo, fin qui gestiti dal Coni consegnando a quest’ultimo compiti specifici della preparazione Olimpica. In questo turbinio di cambiamenti, all’Istituto Drago di Messina si sperimentano soluzioni tecnico didattiche sostenibili in grado di consegnare a vecchi e nuovi interlocutori istituzionali progettualità efficaci in grado di accompagnare e sostenere il cambiamento.

Al via inoltre, all’Istituto Drago, come primo esperimento in Italia, il corso di formazione “La didattica inclusiva del metodo Cassalia e la sua buona pratica di Studio in Movimento“, rivolto ai docenti di scuola dell’Infanzia, Primaria dell’istituto e alle associazioni sportive.

Il corso, impreziosito dalla collaborazione dell’Irccs di Messina diretto dal prof. Placido Bramanti, ha significativi riflessi in chiave scientifica, grazie al prestigioso centro di ricerca, che si impegnerà ad effettuare, nelle sue strutture attività clinica traslazionali volta a validare, mediante la somministrazione di appositi test i miglioramenti apportati dallo sport nell’apprendimento scolastico degli alunni interessati al progetto scientifico. Per la realizzazione delle attività oggetto di formazione, l’Irccs si impegna a mettere a disposizione il proprio personale specializzato, le attrezzature robotizzate di cui è in possesso ed ogni strumento necessario alla progettualità promossa.

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