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Per la 68ª puntata di “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 23 giugno 2019, è nostro ospite Giuseppe Milazzo, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana e neoeletto al parlamento di Strasburgo alle recenti europee del 26 maggio.
Milazzo afferma che la sua vittoria alle europee è un segnale chiaro di un partito che ha fatto una scelta: “Bisogna accettare il risultato elettorale e accettare di restare in un partito in cui si rispettano le regole. Se vuoi stare in Forza Italia devi accettarne le regole e accettare il risultato che ha visto vincere la linea politica, che è di Miccichè ma anche dell’intera classe dirigente siciliana, fra cui tutto il gruppo parlamentare all’Ars che ha sostenuto la mia candidatura. Il 17 per cento ottenuto è frutto del lavoro di Gianfranco Miccichè e gli va riconosciuto”.
Non usa mezzi termini, poi, spiegando la bagarre della scorsa settimana all’Ars, quando ha attaccato in Aula il proprio collega di partito e vicepresidente della Regione Gaetano Armao: “Armao ha avuto un’opportunità. Forza Italia lo ha voluto assessore al Bilancio e vicepresidente della Regione, ma per quanto mi riguarda se la è bruciata. E’ un assessore fallimentare, perchè non ha portato un solo risultato concreto per la Sicilia. Se noi dicessimo che tutto va bene diremmo una bugia: l’accordo che ha sottoscritto con lo Stato non va bene per com’è stato fatto”. Riguardo al rimpasto nel governo regionale “fa bene Musumeci – dice – a prendersi il suo tempo: ma oltre ai nuovi assessori ai Beni culturali e al turismo ci vuole anche un nuovo assessore al Bilancio, che non sia solo tecnico ma politico”.
In merito alle prossime alleanze dei berlusconiani, a suo dire il futuro è quello di una grande coalizione di centrodestra: “Agli elettori – sottolinea – non interessano dinamiche complesse, complotti o calcoli: la gente vuole una Forza Italia che parli un linguaggio chiaro, come fa Salvini. Lo cito come fenomeno sociale: Salvini parla di tre/quattro punti e prende tanti voti. Pure noi abbiamo preso molti voti in Sicilia, perchè con Miccichè abbiamo parlato in modo chiaro, con temi in parte diversi da quelli della Lega, ma questo è naturale in una coalizione in cui ci dovranno essere diverse anime. Il futuro non è in una coalizione fra Lega e Fratelli d’Italia che escluda Forza Italia, ma occorre ricondurre il confronto al centrodestra, nonostante alcuni argomenti ci separino giustamente da Salvini, come il tema dell’immigrazione”.
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