Si è conclusa la fase a gironi per il gruppo A e il gruppo B. Ad aggiudicarsi gli ottavi sono state Olanda, Senegal, Inghilterra e Stati Uniti. Svelati quindi i primi due accoppiamenti:
Olanda – Stati Uniti (03/12 alle 16:00)
Inghilterra – Senegal (04/12 alle 20:00)
GRUPPO A
Alla fine a qualificarsi sono state Olanda e Senegal, che centra gli ottavi dopo più di 20 anni.
Nessuna grande sorpresa o pronostico deluso per il gruppo A, quello con il Paese ospitante, il Qatar. Proprio quest’ultimo aveva già perso ogni chance con una partita d’anticipo. I qatarioti tra l’altro hanno conquistato un record, non di certo positivo… nessuna squadra ospitante aveva mai fatto peggio: 3 sconfitte su 3. Di certo le aspettative non erano altissime, dati i giocatori a disposizione, ma la Nazionale non è mai entrata realmente nella competizione, mettendo a segno un solo gol, proprio durante la seconda partita, quella decisiva contro il Senegal.
Il vero duello del girone è stato tra Ecuador e Senegal. Decisivo è stato lo scontro diretto, disputato proprio questo pomeriggio. I sudamericani arrivano con un piccolo vantaggio in più: a 4 punti nel girone bastava il pareggio. Ecuador trascinato fino alla fine da un implacabile Valencia, autore di 3 dei 4 gol messi a segno, che con un problema al ginocchio ha deciso comunque di non mancare. A sventarla sono stati però gli africani con il gol decisivo dell’ex difensore del Napoli, Koulibaly. Nonostante l’assenza all’ultimo minuto della sua stella, Manè, e la partenza difficile, contro la favorita Olanda, i detentori della Coppa d’Africa hanno centrato l’obiettivo.
La testa del girono, come previsto, è andata all’Olanda. Probabilmente dagli Orange ci si aspettava qualcosa di più, in termini di prestazione, ma ciò non esclude che possano riservare qualche sorpresa più avanti, vista la rosa. Da segnalare e tenere d’occhio è sicuramente Gakpo. L’attaccante 23enne del PSV Eindhoven è andato a segno in tutte e 3 le partite, dimostrando anche un’ottima forma fisica.
GRUPPO B
Un girone che parla totalmente inglese. L’Inghilterra chiude al primo posto (anche qui nessuna grande sorpresa), sigillato con un netto 3-0 contro il Galles. Secondo per gli Stati Uniti. Sono proprio gli americani che con l’ultimo scontro diretto infrangono il sogno dell’Iran, che per un attimo ha pensato di sfiorare la storica impresa.
L’Iran si è rivelata tra le squadre più chiacchierate del Mondiale. Le proteste che animano il paese sono giunte fino in Qatar. Durante la prima partita, contro l’Inghilterra, i giocatori infatti hanno deciso di schierarsi non cantando l’inno. Le conseguenza, come raccontano dai media, sono state però durissime. La Cnn ha citato “una fonte coinvolta nella sicurezza del torneo” secondo cui i giocatori sarebbero stati convocati a un incontro con i membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane. In quell’occasione sarebbero state minacciate persino le famiglie se non avessero cantato l’inno nazionale, o se avessero aderito a qualsiasi protesta politica contro il regime di Teheran.
La sfida dal forte sapore politico contro gli Stati Uniti non ha poi aiutato a placare le polemiche. L’account ufficiale della nazionale statunitense ha tolto il simbolo della Repubblica islamica dalla classifica del girone, lasciando la bandiera con il solo tricolore. La partita si è svolta alla fine in tranquillità ed ha visto gli americani ipotecare la qualifica già nel primo tempo con Pulisic.
E se l’Iran, dal canto suo, non ha mai perso le speranze dopo la goleada iniziale contro l’Inghilterra (6-2), il Galles non ci ha mai realmente creduto. Bale non ha più la forza e la rapidità di qualche anno fa e i gallesi non hanno certamente potuto puntare sul proprio pupillo. Chiudono il girone ultimi con un solo punto, ottenuto proprio grazie al rigore di Bale.