Umanizzazione delle cure, riduzione dei tempi di attesa e la realizzazione di un centro per affrontare l’obesità”: questi gli obiettivi annunciati dal nuovo Commissario dell’ospedale Papardo di Messina, Maria Letizia Di Liberti, che a tre settimane dal suo insediamento nella struttura, fa un primo punto della situazione sulle condizioni complessive che ha riscontrato a seguito del confronto con il personale medico.
La dirigente regionale dell’assessorato alla Sanità anticipa i suoi programmi per i prossimi mesi e punta soprattutto sull’avvio di una nuova fase gestionale caratterizzata da un rapporto più diretto con l’utenza.
“Mi sono insediata da poco tempo, da circa venti giorni – ha spiegato Di Liberti -, ma nemmeno dodici ore dopo il mio arrivo, ho voluto incontrare già tutti i responsabili per comprendere insieme a loro la situazione, valutare lo stato delle cose e provare a migliorare la condizione della struttura. Ho riscontrato che il personale medico, in linea generale, era demotivato rispetto a quella che è l’attività giornaliera, anche perchè si parlava di declassamento del Papardo e di diminuzione dei posti letto. Voglio lavorare sul senso di appartenenza all’azienda e rassicurare tutti sul fatto che l’azienda Papardo c’è, tenderà a migliorare e io stessa ho chiesto all’assessore alla Sanità l’aumento di alcuni posti letto per quelli che sono i reparti già esistenti, che avevano un’altissima qualità all’interno della struttura. Per cui è stato chiesto di ripristinare qualche struttura complessa, sempre tenendo conto di quelli che sono i volumi, gli esiti e la popolazione residenti nel territorio della Provincia di Messina“.
“Quindi io intendo puntare soprattutto sulla riduzione dei tempi di attesa – aggiunge il commissario dell’ospedale -, sull’umanizzazione, sul rapporto con i pazienti, sul collegamento diretto con i medici di Medicina generale che sono quelli che hanno il rapporto diretto con il paziente, al quale vogliamo comunicare tutto quello che facciamo. Intendiamo aprire un ambulatorio specifico per l’obesità, nel quale ci sarà anche uno psicologo e verrà offerto un servizio completo finalizzato a venire incontro, in questo come in altri casi, alle esigenze del cittadino.La priorità è quella di andare oltre le difficoltà per dare una sanità migliore all’utenza“.