Simone Rossi vola in Ungheria. Il classe 92′, dopo 4 anni lascia l’Ortigia per trasferirsi all’OSC Budapest, dove disputerà la prossima stagione.
A darne l’annuncio è stata la stessa società attraverso un comunicato: “Il Circolo Canottieri Ortigia ringrazia con grande affetto Simone per tutto quello che ha fatto in questi quattro anni, per la professionalità, l’educazione, l’attaccamento ai colori. A Simone auguriamo il meglio per il suo futuro professionale e personale e a lui riserviamo un posto speciale nella storia e nel cuore di questo club“.
Grande protagonista in queste stagioni, in biancoverde ha raggiunto, tra i vari traguardi, una finale di Euro Cup, una finale di Coppa Italia e il terzo posto in Serie A1, diventando uno dei beniamini del pubblico e uno dei veterani del gruppo. Con la nuova avventura Rossi avrà anche l’opportunità di avvicinarsi al padre Marco, allenatore della nazionale di calcio ungherese, per iniziare a collaborare con lui.
I SALUTI DI SIMONE ROSSI
“Sono stati quattro anni meravigliosi che, da un lato sono volati, dall’altro sono sembrati una vita. Qui ho creato rapporti importanti che mi porterò per sempre nel cuore. Ho stretto amicizie che spero durino in eterno, ho comprato casa, quindi posso dire che, sotto certi aspetti, mi sento un cittadino siracusano. C’è tanta tristezza, perché quando si sta bene in un posto è inevitabile che ci siano questi sentimenti forti. Gli ultimi due mesi forse non me li sono goduti abbastanza, perché pensavo troppo al futuro, ma purtroppo la vita è fatta di scelte e bisogna prendere decisioni per il proprio futuro che spesso sono difficili. Voglio ringraziare innanzitutto la famiglia Marotta per avermi accolto e trattato come un figlio. In particolare la presidente Roberta Marotta, che è una persona fantastica, di una generosità infinita. Per me è stata una sorella e un’amica per quattro anni. A lei va un grazie speciale. Poi, ringrazio nuovamente i miei compagni di squadra, per quello che abbiamo passato insieme in questi anni. Mi mancherà tantissimo ogni cosa vissuta ogni giorno con loro, perché siamo stati un bel gruppo, capace di gestire i momenti in cui si poteva scherzare e quelli in cui era necessario alzare la concentrazione e il livello“.
Infine un ringraziamento a coach Piccardo: “Ringrazio tantissimo il mister, perché con lui c’è stato sempre un rapporto vero e diretto e devo ringraziarlo perché con lui sono cresciuto tantissimo. Quando sono arrivato qui avevo fatto una promessa che non sono riuscito a mantenere, ossia vincere l’Euro Cup. Non ci siamo riusciti ed è il mio più grande rimpianto, però ci abbiamo provato sempre, fino alla fine“.