Era il lontano 21 ottobre quando la piscina comunale di Palermo chiudeva a causa della mancanza del certificato della qualità delle acque. Oggi, ad oltre un mese di distanza, l’impianto continua a rimanere chiuso, in attesa di reperire un laboratorio specializzato.
Un vero e proprio marasma, nel quale atleti e società sportive subiscono continui disagi. Nelle scorse settimane abbiamo raccontato dei dubbi legati al funzionamento della struttura sita nel capoluogo siciliano.
LE PAROLE DELL’ASSESSORE PETRALIA
Intervenuto sull’argomento, l’assessore allo Sport del comune di Palermo Paolo Petralia Camassa prova a dissipare i dubbi sullo stato della piscina comunale.
“Comprendiamo il disappunto delle società e degli appassionati. Ma per fortuna il Comune di Palermo è tenuto a rispettare, ancora di più per fare analisi delicate come quelle in questione, rigidi protocolli di legalità e trasparenza, per evitare che siano incaricate ditte non in regola o, peggio, prive dei requisiti che garantiscano esami corretti per la sicurezza degli atleti“.
“Quel è che successo è molto semplicemente e tristemente che per oltre 20 giorni nessuna delle ditte presenti sul Mercato elettronico è risultata in regola. Siamo certi che nessuno fra gli atleti e gli appassionati che utilizzano la piscina avrebbe voluto dei controlli frettolosi ma poco accurati“.
“Oggi, dopo che la settimana scorsa è stato finalmente possibile sottoscrivere un incarico per un laboratorio d’analisi specializzato, sono stati fatti i campionamenti e la prossima settimana, se come pensiamo non saranno riscontrati problemi, l’impianto sarà riaperto in tutta sicurezza“.