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Le dichiarazioni

Palermo, rigenerazione e riscatto Zen 2: siglato accordo con il Comune

lunedì 7 Agosto 2023
rosi pennino

Realizzare percorsi di rigenerazione per dare allo ZEN 2 non solo un aspetto nuovo, rilanciandone l’immagine a livello estetico, ma anche una svolta dal punto di vista culturale, economico e sociale. Questo l’iter progettuale alla base dell’accordo di rete tra istituzioni e privato sociale per lo sviluppo del quartiere San Filippo Neri di Palermo, illustrato negli spazi dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone.

L’accordo è l’esito di un percorso che ci vede a confronto da maggio, in risposta anche ai dolorosi fatti accaduti in questa scuola. Una cornice interistituzionale che vuole sigillare un patto fortissimo tra istituzioni ed enti del terzo settore, e naturalmente anche tutte le realtà diffuse nel territorio e che giocano un ruolo importante, come i consultori familiari o il Dipartimento di Giustizia minorile. Una cabina di regia che sarà utile all’amministrazione in tutte le sue direzioni. Il primo passo la spesa di 1,5 milioni di euro per la riqualificazione del centro Opian; a seguire tutte quelle azioni condivise che vedranno di nuovo finalmente l’arrivo di assistenti sociali nel cuore dello Zen 2, in un momento più che mai delicato. Ed ancora, azioni che l’amministrazione vuole mettere a sistema per realizzare in sinergia obiettivi comuni nel quartiere. Io sono nata e cresciuta qui, e questo accordo è un qualcosa di davvero prezioso“, ha spiegato l’assessore comunale alle Attività sociali, Rosi Pennino.

“Un impegno di cura per il riscatto di una comunità isolata, in un continuo stato di degrado accentuato dagli scarsi collegamenti con il resto della città”, è stato sottolineato. “Il disagio della Zona Espansione Nord è economico, culturale, abitativo, e con un preoccupante tasso di disoccupazione (quasi l’80%) – è stato spiegato – La sua rigenerazione deve coinvolgere tutti i livelli della popolazione”.
A firmare l’accordo con il Comune l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, la Sicet, la Parrocchia San Filippo Neri, il Ministero della Giustizia, l’Asp di Palermo, l’Istituto Autonomo Case Popolari ed altre associazioni che si impegnano nella co-programmazione e co-progettazione degli interventi sviluppando percorsi condivisi, al fine di superare ogni forma di marginalità.

Roberto Lagalla

Un protocollo di impegno e volontà da parte di tante istituzioni, enti territoriali e locali, mondo della chiesa, associazionismo e volontariato. Una task Force di cura verso il quartiere, nelle sue possibilità e potenzialità. Siamo in una fase di preparazione di un accordo con lo Iacp che punta a un percorso di riqualificazione. Mi auguro che questo sia un impegno di buona volontà tra gentiluomini e gentildonne, insieme per il il bene di una comunità che vuole definitivamente affrancarsi da una serie di pregiudizi, liberarsi da catene che da troppo tempo la affliggono quotidianamente“, ha aggiunto il sindaco Roberto Lagalla. Tra i presenti anche il Prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta.

 

 

“L’accordo siglato oggi è una ratifica della rete informale, già esistente da anni allo Zen, che ha permesso di portare avanti iniziative e progetti. Ed è un punto di partenza per una nuova interlocuzione, speriamo più efficace, che permetta, oltre alla risoluzione in tempi certi delle emergenze note, anche la progettazione di azioni per risolvere strutturalmente la marginalità dello Zen e dei territori periferici in generale”. Così la segretaria della Cgil Palermo Laura Di Martino e Vincenzo Monte, responsabile della Camera del lavoro dello Zen, in merito alla sigla dell’accordo territoriale per il quartiere Zen di Palermo.

Tra gli impegni contenuti nell’accordo, la Cgil Palermo, la Camera del Lavoro dello Zen e il Sunia Palermo, che hanno partecipato oggi alla sottoscrizione, sottolineano in particolare “l’istituzione di un tavolo permanente che ha come primo obiettivo l’investimento dei fondi del progetto Ruis, circa 1.400 mila euro destinati al ripristino degli spazi Opian, e poi a seguire altre iniziative di recupero dei luoghi urbani attraverso la condivisione di intenti e progetti con i cittadini”.

“Le periferie – aggiungono Di Martino e Monte – sono il cuore della città, fanno parte di Palermo quanto i territori del centro. E e i cittadini che le vivono devono avere le stesse possibilità di accesso ai servizi essenziali. Continueremo a collaborare per il riscatto di un territorio troppo spesso denigrato, ponendo l’accento sull’importanza che rivestono lavoro e formazione in contrapposizione alla cultura dell’illegalità”.

“Lo Zen – aggiunge Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo, il sindacato degli inquilini della Cgil – può rappresentare un esperimento pilota che mette insieme istituzioni ed enti del terzo settore, per una rigenerazione territoriale ed ambientale”.

Sunia, Sicet e Uniat, i sindacati degli inquilini delle confederazioni Cgil, Cisl, Uil, hanno preso parte oggi, all’Ics Falcone, alla sottoscrizione dell’accordo di rete per la rigenerazione e lo sviluppo del quartiere Zen. “Abbiamo firmato in maniera convinta perché questo passaggio è un momento importante di attenzione della città verso uno dei quartieri considerati periferici e a lungo abbandonati al degrado – dichiarano i segretari generali di Sunia, Sicet e Uniat, Zaher Darwish, Fabio Salici e Giuseppe Piampiano L’interesse rinnovato che da oggi si è deciso di rivolgere verso lo Zen, come nei confronti di altre aree della città, deve diventare una battaglia comune per ripristinare la legalità e restituire diritti di cittadinanza a tutti”.

“Quest’accordo, fortemente voluto da soggetti del terzo settore e condiviso dall’assessorato alle Politiche sociali – aggiungono Darwish, Scalisci e Piampiano – deve rappresentare la prima tappa di un percorso condiviso per programmare e soluzioni e interventi di rigenerazione del quartiere San Filippo Neri, di valorizzazione delle risorse ambientali, di utilizzo delle risorse di energia rinnovabile, nonché per dimostrare un’attenzione continua verso le esigenze e i bisogni dei cittadini”.

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