PALERMO. Dopo la chiusura di una parte di Piazza Castelnuovo per i prossimi 11 mesi, la Tecnis – finalmente – sembra accelerare nei lavori di “Chiusura dell’Anello Ferroviario – 1° stralcio Giachery-Politeama”.
Da alcuni giorni, infatti, le maestranze hanno fatto un grosso sprint nel cantiere di viale Lazio e via Sicilia, chiuse al traffico ormai da quasi tre anni. Era, infatti, dal maggio 2015 che l’importante asse viario di Palermo è chiuso alla circolazione per il cantiere della metroferrovia. Le opere riguardano la realizzazione della nuova fermata metropolitana denominata “Libertà“, ad angolo con via Sicilia.
L’ordinanza comunale imponeva la fine dei lavori entro il 16 luglio 2017, ma a causa delle note grane giudiziarie dell’impresa, finita in questi anni amministrazione giudiziaria, i lavori si sono protratti oltre il dovuto.
In quasi 3 anni hanno chiuso quasi tutte le attività commerciali di via Sicilia, ridotta quasi a un “ghetto” tra problemi di illuminazione e paura dei residenti per scippi e furti. Lo scorso 12 ottobre 2017 questo cantiere è finito anche nell’occhio del ciclone per un grave incidente: un giovane lavoratore della “Marchese Group” (la ditta di trivellazioni che lavora in subappalto), è caduto da un’altezza di circa tre metri mentre lavorava su una trivella. L’incidente si è verificato proprio nel cantiere di viale Lazio. L’operaio Biagio Massaro, 22 anni, di Caltanissetta, ha riportato un trauma cranico con emorragia cerebrale, frattura della teca cranica, fratture costali e vertebrali.
Per fortuna, adesso l’impresa sembra aver concluso questa prima fase di lavori in superficie, con le strade che adesso vengono riasfaltate, pronte per la consegna, presumibilmente entro i primi di marzo. Ma per la riapertura al traffico veicolare passerà ancora del tempo: se ne parlerà nell’estate 2019.
I lavori, intanto, continueranno sottoterra, con la creazione della fermata vera e propria.
Nel frattempo anche un breve tratto di circa 30 metri in via Emerico Amari (la cosiddetta Area 4) viene riasfaltato, ma i commercianti dell’associazione Amari Cantieri, attendono ancora gli sgravi fiscali promessi dal Comune.