“Il Ponte sullo Stretto consentirà alla nostra Sicilia di recuperare il tempo perduto. Lo considero il Ponte verso la libertà, verso lo sviluppo, verso il lavoro. Una infrastruttura strategica per l’Europa ma soprattutto per questo nostro Sud, rimasto indietro rispetto al resto del Paese. I cittadini hanno pagato un prezzo troppo alto fino ad oggi, tra costi di insularità esorbitanti, un inquinamento davvero impressionante e un gap infrastrutturale che il Ponte ci consentirà di recuperare”. Così il senatore Nino Germanà, segretario in commissione Trasporti e segretario della commissione bicamerale insularità, nel corso dell’incontro dal titolo ‘Il Ponte tra sviluppo e lavoro’ che si è tenuto a Panarea. All’incontro sono intervenuti il vice presidente della Regione Luca Sammartino e il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon.

E’ stato proprio il sottosegretario Durigon a sottolineare come l’opera non sarà una cattedrale nel deserto ed anzi comporterà un investimento nel territorio, tra Sicilia e Calabria di altri 70 miliardi per infrastrutture necessarie ed attese. Allo stesso modo sarà importante che le due regioni contribuiscano alla formazione dei lavoratori che saranno impegnati nella realizzazione del Ponte: “Solo con il lavoro diamo speranza di un futuro migliore-ha detto Durigon– Fa rabbia sapere che la sinistra per troppi anni, con i suoi no ha bloccato il Paese”.
Il vicepresidente della Regione Sammartino ha invece evidenziato come il Ponte sia “un moltiplicatore di economia in grado di far rientrare le tante eccellenze che hanno lasciato l’isola. Dobbiamo tornare a parlare di una Sicilia competitiva in tutti i campi. I siciliani aspettavano da troppo tempo”.
I relatori hanno sottolineato l’impulso dato dal ministro Salvini alla realizzazione dell’opera. ” Il Ponte si farà- ha concluso Germanà- La Lega e il ministro Matteo Salvini hanno deciso di scommettere nel Sud e in questa grande opera. Mi sento di poter dare delle rassicurazioni sul fatto che non siamo indietro e che presto l’opera diventerà realtà e sarà realizzata anche con manodopera e tecnici di questa bellissima terra. C’è chi parla di referendum? Non ce n’è bisogno. Il referendum c’è già stato, il 25 settembre, quando gli italiani hanno votato il centrodestra e un programma di governo con il Ponte sullo Stretto tra le priorità. Il ministro Salvini, su questo, è un treno in corsa e noi lo stiamo seguendo”.