“Il turismo è un fatto imprescindibile per l’economia della Sicilia. Se si fermano le politiche del turismo si paralizza tutto e il nostro sospetto, anzi la certezza, è che in Italia si stia facendo di tutto per bloccare l’economia della nostra isola, aggravando i già pesantissimi danni provocati dall’emergenza sanitaria. Questo governo deve capire che la Sicilia non esporta la mafia ma la subisce e così si sta rischiando di consegnare l’economia siciliana nelle mani delle mafie. Come possono ripartire le attività mentre si tagliano i voli, non arrivano i turisti e non vengono fatti atti seri che consentano alle attività alberghiere e del commercio di rilanciarsi. Vogliamo capire se l’Italia si ferma a Reggio Calabria o arriva anche a Pantelleria. I sindaci a questo stato di cose non ci stanno”. Lo ha dichiarato il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, che nella qualità anche di componente del direttivo regionale Anci e presidente dell’Unione dei Comuni Naxos-Taormina, lancia così un duro monito all’indirizzo del governo Conte.
Russo ha preso parte oggi al faccia a faccia tra la Giunta Musumeci e Anci sulle vicende del trasporto aereo ed in particolare sul caso Alitalia. L’incontro è stato voluto per affrontare la questione del caro-voli Alitalia e la scelta della compagnia di non effettuare più voli da e per Trapani-Birgi.
“Chiediamo a gran voce che si conta alla Sicilia di vivere. Siamo nelle mani di un governo che rappresenta le 3 F: “fame, fumo e frastorno”. La mobilità è indispensabile, senza se e senza ma. Non può essere la Sicilia a pagare sulla sua pelle i soliti problemi economici di Alitalia e gli sprechi del passato. Qui c’è in gioco lo sviluppo del nostro territorio ma soprattutto la sopravvivenza di tanti comuni e numerose imprese che rischiano di fallire. Non è più tollerabile che un cittadino vada a Sidney, in Australia, con 1200 euro andata e ritorno mentre in Italia, da Catania a Roma, è costretto a pagare 800 euro soltanto per un biglietto d’andata. E’ follia, non c’è altra definizione per descrivere il modo in cui si sta penalizzando la Sicilia e il Meridione”.
“Il monopolio di Alitalia, di riflesso, consente anche l’aumento dei prezzi applicati dalle compagnie low cost, perché in questo sistema si fa capire all’utenza che l’alternativa è quella dei biglietti esosi di Alitalia e, quindi, è comunque impraticabile”.