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Sabato di fuoco a Palermo, attese nuove manifestazioni contro il DPCM Conte

venerdì 30 Ottobre 2020

Nuovo weekend di passione a Palermo per le proteste contro l’ormai noto DPCM del premier Giuseppe Conte.

Le limitazioni imposte e la “minaccia” di un nuovo lockdown hanno spinto in questi giorni titolari e lavoratori a scendere in piazza.

LA PROTESTA DELLE 10:00 IN PIAZZA INDIPENDENZA

Si inizierà alle 10:00 con il primo picchetto in piazza Indipendenza. Presente il gruppo capitanato da Eros Di Maio e Luigi Leone, che ha popolato le strade antistanti Palazzo d’Orleans nella giornata di mercoledì.

A proposito del dietrofront di queste ore effettuato dal governatore Nello Musumeci, gli organizzatori della protesta avevano così commentato la situazione.

Visto che la politica regionale se ne lava le mani e visto che la Sicilia è una regione a statuto speciale, vogliamo un trattamento diverso, così com’è stato fatto per la provincia autonoma di Bolzano. Il mondo del lavoro siciliano ha già problemi che prescindono dall’emergenza covid-19, figuriamoci adesso“.

Così si rischia di rimanere senza la possibilità di mettere un piatto di pasta a tavola. Se questa è la situazione, noi ci muoveremo per bloccare la città (Palermo n.d.r.). Metteremo in campo camionisti, tassisti, giostrai, insomma gente comune che si muoverà per fare di tutto per risolvere la situazione“.

Gli organizzatori hanno fatto sapere che la manifestazione è stata regolarmente registrata e che si svilupperà in modo pacifico.

VEGLIA FUNEBRE ALL’ARS

Nel pomeriggio sono previste due ulteriori marce in centro città. Alle 17:30 il gruppo “Il Vento di Opponente” organizzerà una simbolica “veglia funebre” dell’economia palermitana in piazza del Parlamento, proprio di fronte all’Assemblea Regionale Siciliana.

Al rappresentante di ogni azienda verrà consegnata una lapide (fino ad esaurimento scorte) sulla quale si dovrà indicare le generalità della propria azienda. Un’ora dopo è prevista la vera e propria veglia funebre. In testa al corteo ci sarà una riproduzione artefatta di una “bara”, come simbolo di tutte le attività che sono morte dopo il nuovo DPCM. Uno speaker inoltre accompagnerà il rito assieme a dei musicisti che intoneranno una marcia funebre.

Infine, salirà sul palco e chiederà a tutti i partecipanti di sedersi per terra. A turno verranno chiamati tutti i rappresentanti di ogni attività a deporre nel posto designato la lapide precedentemente consegnata. Sara poi compito dello speaker annunciare la morte dell’attività e dei lavoratori.

Sempre per quell’ora è prevista la mobilitazione del gruppo “Tu ci chiudi, tu ci paghi“. I membri del comitato era già scesi in piazza nei giorni scorsi, nella manifestazione effettuata ai Quattro Canti.

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