Oggi è protagonista l’agrodolce, ma prima della ricetta, andiamo alle origini di questa gustosissima salsa. Si narra che nella Persia del culto Zoroastriano, dovendo l’uomo ristabilire l’equilibrio delle energie, rotto dalla nascita del Male, si ricercava l’unione di Sole e Luna, chiaro e scuro, dolce e aspro in cucina. Dell’agrodolce ritroviamo abbondanti testimonianze, anche, nella cucina romana di Gabrio Apicio incentrata sulla coppia miele-aceto. Nel suo “De re coquinaria” afferma, infatti, di sapere conservare la carne con il miele, l’aceto, il sale e la mostarda. A partire dal Medioevo, il numero e la tipologia di ingredienti usati per cucinare in agrodolce si ampliarono, includendo oltre all’aceto anche agrumi e succo di melagrana, come componenti aspre, miele, datteri e uvetta, come componenti dolci. La scoperta della canna da zucchero, importata in Sicilia dagli Arabi, ha aggiunto un altro tassello a questa tecnica che, con alterne fortune, è arrivata fino ai giorni nostri e resta apprezzatissima, come ne conferma la diffusione in molte culture gastronomiche, in Italia e all’estero. Adesso, però, andiamo al nostro agrodolce, dal sapore rigorosamente siciliano, e alla preparazione della salsiccia.
- 1 cipolla bianca
- 1 barattolo di capperi sottaceto
- 3/4 cucchiai di passata di pomodoro
- 1 bicchiere di aceto bianco o rosso
- 2 cucchiai di zucchero (fondamentale è assaggiare)
- olio q.b
- sale q.b
- 500 g di di salsiccia di maiale
Preparazione dell’agrodolce
1.In una padella fate rosolare, con olio e un po’ di acqua, la cipolla tagliata a pezzetti;.
2. Quando si sarà imbiondita, versate i capperi (se si vuole anche con l’aceto del barattolino) e la passata di pomodoro.
3. Fate cuocere per 5 minuti, aggiungere 2 cucchiai di zucchero, il bicchiere di aceto e assaggiare.
Preparazione della salsiccia
- Fare rosolare la salsiccia in padella con un po’ di olio.
- Quando sarà dorata, versare l’agrodolce.
- Farla insaporire finché la salsa non si sia addensata.
Un piatto gustoso da mangiare freddo.