Sono state sottoscritte presso l’assessorato regionale dell’Agricoltura, le convenzioni tra il Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale, guidato da Mario Candore, e le associazioni ambientaliste che gestiscono i tre Centri di recupero della fauna selvatica di proprietà della Regione.
Le associazioni interessate sono la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), che gestisce i Centri di Ficuzza ed Enna e la MAN (Mediterranean Association for Nature) responsabile del Centro di Messina. Presso i Centri di recupero si svolge l’attività di ricovero, cura e recupero degli esemplari di fauna selvatica, molti dei quali appartenenti a specie protette o in via d’estinzione, feriti da cause accidentali o da bracconaggio.
Attività di straordinaria importanza per la tutela della biodiversità animale, basti pensare che, nel 2018 sono stati recuperati circa 1.600 esemplari, e fino al settembre 2019, nei Centri di Ficuzza e Messina sono stati ricoverati circa 2.500 esemplari di fauna selvatica (rapaci, mammiferi, rettili etc…) di cui almeno il 40% è stato reimmesso in natura, a seguito delle cure ricevute.
“La salvaguardia della fauna selvatica, in quanto patrimonio indisponibile dello Stato, è precisa responsabilità delle istituzioni pubbliche. Attraverso la stipula delle convenzioni e il sostegno ai nostri centri, giunge a compimento il percorso avviato dal Governo Musumeci per la salvaguardia e protezione del patrimonio faunistico selvatico siciliano – afferma l’Assessore per lo Sviluppo Rurale, Edy Bandiera – con l’obiettivo di proteggere, salvaguardare e consegnare alle future generazioni un’ambiente in equilibrio ed un importante patrimonio di biodiversità”.