La vostra Patti Holmes, entusiasta, vi accompagna a Scicli (RG), tra il sacro della “Festa delle Madonna delle Milizie” e il profano della “Sagra delle teste di turco“. In questa monumentale città barocca dalle sembianze di un presepe, il cui nome deriverebbe da Šiclis, uno dei tanti appellativi dei Siculi che la abitarono circa tremila anni fa, storia, leggenda e gastronomia sono indissolubilmente legate e, presto, ne capirete il motivo. In una notte di marzo del 1091 d.C., lungo la marina di Donnalucata, si affrontarono le truppe cristiane del Conte Ruggero d’Altavilla con quelle saracene dell’Emiro Ben Al Hakam (Belcane), generale dell’esercito saraceno alla guida di una poderosa flotta allestita per riconquistare alcuni capisaldi militari fortificati della Sicilia e riscuotere il tributo annuo. All’ingiusta pretesa, si opposero le milizie del Conte Ruggero e il popolo di Scicli: ne nacque uno scontro cruento conclusosi con la vittoria dei Normanni e la conseguente liberazione della cittadina dal dominio saraceno, grazie all’intercessione della Vergine Maria scesa dal cielo su di un cavallo bianco a difesa dei militi cristiani.
Si narra, infatti, che, proprio quando la sorte degli sciclitani sembrava segnata ineluttabilmente, apparve, avvolta da una nube, su un cavallo bianco, con un corsetto rosso, un manto celeste, una corona d’oro in testa e la spada nella mano destra, la Madonna dei Milici, detta poi delle Milizie, che li aiutò a scacciare gli infedeli. Proprio al 1093, due anni dopo lo scontro, risalirebbe la costruzione della chiesetta votiva, che custodisce il simulacro di pietra su cui è impressa l’impronta della zampa del suo cavallo. Nel castello di Scicli, detto “Triquetrum, il 5 marzo 1653 fu rinvenuta una memoria in cui si delineerebbero chiaramente i ruoli giocati dalle due armate, che così recita: “Vinni in la marina di li Michenchi, ora dicta Donnalucata, , lu barbaru Ammiro Belicani Saraxinu”.
In effetti non capita spesso di trovarsi di fronte alla statua di una Madonna a cavallo; se poi è pure una guerriera con tanto di spada, un’eroina che sembra essere venuta fuori da un racconto epico-cavalleresco del Cinquecento, si capisce come la Madonna delle Milizie di Scicli sia un’iconografia unica. Il suo nome non deriva dal carattere guerriero, ma dal luogo dove si sarebbe combattuta la battaglia, in contrada Mulici che venne italianizzato in Milizie. Là, dove sarebbe avvenuto il miracolo, sorge il Santuario della Madonna delle Milizie. Ancora oggi si venera il dipinto settecentesco che si trova all’interno della Chiesa Madre e la statua che raffigura la Vergine Guerriera, mentre in Contrada Milici esiste il santuario dedicatole. La Festa della Madonna delle Milizie con la battaglia risale all’Ottocento, la processione della statua è invece precedente.
La Madonna delle Milizie viene celebrata anche con una rappresentazione in costume che è stata raccontata dallo scrittore Elio Vittorini in “Il garofano rosso” e inserita nel registro delle Eredità Immateriali tutelate dall’Unesco. In piazza Italia viene allestito un palco con un grande castello medievale a fare da scenografia, qui attori locali, insieme ad attori noti, raccontano le gesta della Madonna davanti ad una grande folla che attende l’urlo: W Scicli, W Maria! Le redini della rievocazione, quest’anno, sono state affidate all’attore modicano Alessandro Sparacino. La cura dei dettagli e l’inserimento di alcune novità i punti chiave della sua regia. A vestire i panni del Conte Ruggero sarà Germano Martorana.
In occasione della Festa della Madonna delle Milizie, compatrona della città assieme a San Guglielmo, si celebra anche la “Sagra delle Teste di Turco”, il dolce sciclitano per eccellenza , a forma di turbante, ripieno di ricotta o crema pasticcera, che, consumato subito dopo la fine della rievocazione storica, rimanda proprio alla sconfitta dei saraceni. Simile a un bignè, è differente innanzitutto per la mancanza di burro sostituito dallo strutto che, una volta sciolto, viene amalgamato con farina, uova, un po’ d’acqua e un pizzico di sale. Questo impasto cotto al forno diventerà il fragrante turbante che verrà riempito di ricotta e scaglie di cioccolato. Ad accompagnarlo, il 27 maggio, passito e degustazione di altri prodotti tipici locali.
Numerose le novità preannunciate nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte il vicesindaco di Scicli, Caterina Riccotti, Alessandro Sparacino, Germano Martorana e il giornalista Peppe Savà. Numerosi gli eventi collaterali che animeranno per quattro giorni la città barocca. Tra gli eventi di spicco la “Cittadella Medievale del Gusto e del Commercio”; la tradizionale processione del venerdì pomeriggio del simulacro della Madonna delle Milizie, accompagnata dalla sagra della “Testa di Turco”, con il gemellaggio alimentare folkloristico internazionale “Marocco-Italia”; sabato, come di consueto, la rievocazione storica del fatto d’armi dell’anno 1091 tra Normanni e Saraceni: l’apparizione della Madonna a cavallo sarà preceduta dal Gran Corteo Storico Medievale Delle Milizie Scicli. Nel post Milizie spazio ai giovani con la Giornata dell’Arte a cura degli studenti del “Q. Cataudella di Scicli”. In Piazza Italia si ballerà prima a ritmo di taranta con gli “Ariacorte”. Dopo il gruppo salentino seguirà “dj set Dj Delta”. Nel pomeriggio di domenica alcuni ragazzi del “Cataudella” esprimeranno la propria arte disegnando, dipingendo ed esibendosi in spettacoli musicali. Seguirà la “Grande Orchestra di Fiati Città Di Scicli”, con lo spettacolo dal titolo “Da Carlos Santana Ennio Morricone con Un Amore così Grande”.
PROGRAMMA
Venerdì 25 maggio
Alle 7,30
Lodi mattutine
Alle 8
Annuncio della Festa con lo sparo degli 11 colpi
Alle 18,15
S. Rosario meditato
Alle 18,30
Santa Messa: Madre della Carità. Presiede l’Eucarestia e Predica fr. Emanuele Cosentini
Alle 19,30
Processione con il simulacro della Madonna delle Milizie. Accompagnerà la processione il Corpo Bandistico P. Di Lorenzo Busacca-Borrometi. La processione percorrerà il seguente itinerario: via Nazionale, Via S. Nicolò, c.so Umberto, via Ospedale, via Colombo, c.so Mazzini, c.so Umberto, c.so Garibaldi, p.zza Italia.
Sabato 26 maggio
Alle 7,30
Lodi mattutine
Alle 8
Scampanio festoso
Alle 11
Solenne Celebrazione Eucaristica in onore di Maria Santissima delle Milizie presieduta da Re.mo Sac. Ignazio Petriglieri, vicario episcopale per la cultura
alle 18,15
S. Rosario meditato
Alle 19
Santa Messa
Alle 20
Rievocazione del prodigioso evento
Viva Scicli e la Madonna delle Milizie.