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Il provvedimento

Siracusa, il sindaco nomina due assessori dell’Mpa: Cavarra e Zappulla in Giunta

lunedì 18 Marzo 2024

Diventa realtà il rimpasto in Giunta a Siracusa. Nella tarda mattinata di oggi hanno giurato al Palazzo Vermexio i nuovi assessori nominati dal sindaco Francesco Italia. Si tratta di Salvo Cavarra e Marco Zappulla, esponenti dell’Mpa, che entrano nella squadra di governo aretusea e subentrano agli uscenti Giancarlo Pavano e Barbara Ruvioli. Per questi ultimi si chiude l’esperienza in Giunta quando ancora non è trascorso nemmeno un anno dalla nomina che era stata decisa da Italia dopo le elezioni Amministrative svoltesi nella primavera del 2023

A Cavarra sono state assegnate le deleghe Igiene urbana, verde pubblico e servizi cimiteriali, detenute perlopiù dal sindaco ad interim. A Marco Zappulla invece Pari opportunità, politiche di genere, diritti sociali, giovanili, famiglia, democrazia partecipata. I due nuovi assessori, in sostanza, si faranno carico delle deleghe che venivano ricoperte dagli assessori che hanno lasciato il posto in Giunta. Cavarra ha una lunga esperienza tra i banchi del Consiglio comunale ma per la prima volta ricoprirà stavolta il ruolo di assessore, mentre Zappulla è un ex presidente della Consulta giovanile, ed anche per lui si tratta di una prima volta assoluta in Giunta.

Il rimpasto non è finito qui e vivrà un’ulteriore fase nelle prossime settimane. La certezza è che non è finita qui e Italia ha intenzione di apportare ulteriori correttivi alla squadra di governo. Altri ingressi riguarderanno i gruppi politici Sud chiama Nord e Noi per la Città, ed in questo senso i prescelti sono Alessandro Spadaro e Sergio Imbrò, ma la loro nomina a quanto pare non sarà immediata. Dovranno attendere l’approvazione del bilancio, è un passaggio che è stato concordato all’interno della maggioranza di governo. E potrebbero esserci anche ulteriori novità, perché altri gruppi stanno dialogando con Italia. Il primo cittadino non ha risparmiato una frecciata sulla questione del rimpasto, ricordando che in sostanza questi avvicendamenti “si verificano in un clima di concordia tra i gruppi politici”, mentre soltanto una volta nella passata legislatura c’erano state delle politiche ed il riferimento alla rottura che avvenne a suo tempo con gli esponenti dell’ex sindaco Giancarlo Garozzo (di cui, tra l’altro, Italia a suo tempo era stato vicesindaco).

Gli sviluppi politici di queste ore a Siracusa, ormai maturati in termini ufficiali, sono destinati a rinfocolare la polemica tra l’Mpa e Fratelli d’Italia, con il partito di Giorgia Meloni che attraverso i suoi rappresentanti nel territorio aretuseo aveva chiesto sino all’ultimo agli autonomisti di Raffaele Lombardo di non entrare in Giunta. Secondo Fratelli d’Italia la presenza dell’Mpa in Giunta si porrebbe in contrasto con il quadro politico del centrodestra in ambito regionale e nazionale, anche perché la Giunta Italia è guidata da un sindaco di Azione, il partito di Calenda. Tuttavia, va pure detto che proprio in questi giorni Azione si è allontanata dal centrosinistra e si è avvicinata al centrodestra: in Basilicata i calendiani sosterranno il candidato alla presidenza della Regione del centrodestra, Vito Bardi.

Intanto Fratelli d’Italia carica sulla questione Siracusa e accende la polemica nel centrodestra siciliano: “Palermo non calza a paragone per giustificare il comportamento politico di Mpa, infatti nel capoluogo di Regione la coalizione di centrodestra amministra compatta la città, avendo vinto con il sindaco Lagalla sostenuto da tutto il centrodestra, recentemente entra nella Giunta di centrodestra Ferrandelli, il quale lascia il partito Azione, assieme al collega Canto, per aderire alla Lista Civica Lavoriamo per Palermo che fa riferimento al sindaco Roberto Lagalla, quindi il gruppo di Azione sparisce dal consiglio comunale di Palermo. A Siracusa, invece, è l’Mpa che si stacca dalla coalizione di centrodestra per entrare in Giunta con la coalizione antagonista, dalla quale Mpa in campagna elettorale prendeva le distanze dichiarandosi alternativa e facente parte naturale della coalizione di centrodestra”. Queste le parole al vetriolo del coordinatore provinciale di FdI, Giuseppe Napoli, secondo il quale “la presidenza del Consiglio era stata ottenuta dall’Mpa” e “avrebbe potuto fermarsi qui, e invece l’ingresso in Giunta dell’Mpa nel capoluogo aretuseo va a violare il patto di coalizione con inevitabili ripercussioni su tutto il fronte provinciale”.

Di diverso avviso il coordinatore provinciale dell’Mpa, Roberto Di Mauro: “Non abbiamo ingaggiato una battaglia contro FdI e se quel senso di appartenenza alla coalizione di centrodestra vacilla non è per una causa da imputarsi a noi. Siamo sempre stati credibili e continueremo ad esserlo”.

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