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Patrimonio dell'umanità

Sua maestà e bontà, la pasta con le sarde

mercoledì 17 Aprile 2024
pasta-sarde-finocchietto
Oggi la protagonista di questo articolo, che sarà tutto un pititto, è sua Maestà e Bontà la “Pasta con le sarde“. Non so a voi, ma l’effetto che ha su di me è quello che Riccardo Cocciante canta in “Quando finisce un amore”, solo che nel mio caso, durando da una vita, da pseudo-paroliera quale sono, ho dovuto modificare così la canzone: “Quando comincia un amore, così com”è iniziato il mio, con più di una ragione e di un motivo, voracemente, mi sento presa per la gola, mi sento un buco nello stomaco, ho un chiodo fisso nella testa e non capisco niente“. Ecco, questo primo piatto della nostra tradizione mi fa venire le farfalle nello stomaco ma, al contrario dell’innamoramento che in me scema, l’amore per lei si rafforza boccone dopo boccone. Prima della ricetta, voglio farvi allungare ancora un po’ il collo allietandovi, si fa per dire, con qualche curiosità che la riguarda.
  • È stata inserita nel P.A.T., cioè nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
  • E’ consuetudine prepararla per San Giuseppe, che è anche la festa del papà.
  • Qualcuno lega la sua origine alla necessità di nascondere il forte odore delle sarde con l’intenso profumo del finocchietto selvatico, mentre altri,  all’invasione araba.
  • Si narra che uno dei cuochi, al seguito di un generale arabo, la inventò, per nutrire le truppe, con gli ingredienti che aveva e con quelli trovati nel territorio.
Ingredienti per 4 persone (se inappetenti) o per 2 (se ottime forchette)
500 g di bucatini
500 g di sarde fresche aperte a libro
500 g di finocchietto selvatico
4 acciughe salate
50 g di uva sultanina
50 g di pinoli
1 grossa cipolla
1 bustina di zafferano (facoltativo)
pangrattato
olio extravergine d’oliva
sale
Procedimento
  • Pulite e lessate in abbondante acqua salate il finocchietto selvatico, fino a che non risulti teneri, scolatelo.
  • Tritatelo finemente e mettete da parte la sua acqua di cottura.
  • Lavate, squamate e diliscate le sarde, asciugatele e tagliatele in piccolissimi tranci.
  • Mettete a bagno in acqua tiepida, per 10 minuti, l’uva passa, asciugatela, e nel mentre sbucciate la cipolla, che taglierete finemente. Una volta fatto questo, si passa alla preparazione del piatto.
  • Versate ½ bicchiere d’olio, con un po’ d’acqua, in un tegame capiente e fate appassire la cipolla a fuoco medio. Appena sarà imbiondita, unite le acciughe dissalate, che con il calore si scioglieranno e, quindi, le sarde sminuzzate.
  • Lasciate rosolare assieme il battuto di acciughe, cipolla e aggiungete il finocchietto selvatico.
  • Appena gli ingredienti saranno ben amalgamati, unite l’uva passa, i pinoli e, se gradite, lo zafferano, stemperato in un po’ di acqua di cottura del finocchietto.
  • Lasciate insaporire il tutto per 2 minuti, mescolando.
  • Completate insaporendo con sale (moderato).
  • Dopo aver lessato i bucatini nell’acqua di cottura del finocchietto, aggiungendo, se necessario, acqua calda e sale, scolateli al dente e mantecateli con il condimento, che deve risultare leggermente umido.
  • Mescolate il tutto, lasciate riposare la pasta con le sarde per qualche minuto e, se desiderate, aggiungete muddica atturrata, pangrattato abbrustolito,  in una padella con un po’ d’olio.

Sua Maestà e Bontà, la Pasta con le sarde, è pronta per entrare in scena e a voi non resta che applaudirla e mangiarla.

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