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I profili

Tanta Sicilia alle Olimpiadi: Santuccio favorita nella spada, occhi sugli astri nascenti e le veterane Sylla e Fiamingo

giovedì 25 Luglio 2024

A poche ore dall’inizio dei trentatreesimi Giochi olimpici, tutti gli occhi sono già puntati su Parigi. La buona (e abbondante) dose di polemiche non è bastata per distogliere l’attenzione dalla manifestazione regina dello sport, in cui, anche quest’anno, non mancheranno le stelle siciliane.

La cerimonia di apertura di venerdì sera darà il via alle danze, ma gli stadi sano già disponibili al pubblico, con qualche giorno di anticipo, per venire incontro al vasto programma. E’ il caso del calcio, del rugby a sette, della pallamano e del tiro con l’arco. La data da cerchiare in rosso sarà, però, il 27 luglio. Sabato sarà, infatti, il giorno dell’esordio per gli atleti siciliani in gara: pallavolo maschile, boxe e scherma.

Tante prime volte, alcuni punte di diamante e qualcuno alla ricerca di riscatto, senza dimenticare gli outsider: la Sicilia si trasferisce in Francia con diciassette profili variegati.

Ma chi sono e che quante possibilità ci sono di vederli sul podio?

LA PARABOLA ASCENDENTE DELL’ATLETICA

Da Tokyo l’atletica italiana non si è più fermata. Non solo fortuna, come in molti avevano liquidato, ma l’inizio di un nuovo scenario, certificato dei risultati raggiunti negli ultimi anni dalle giovani leve nei campionati juniores, oltre che gli Europei di Roma, pronti ad entrare nella storia.

Fanno parte di questo panorama Riccardo Meli e Matteo Melluzzo. Il primo classe 2001 nato a Napoli, ma cresciuto a Palermo, il secondo classe 2002 originario di Siracusa. Entrambi alla prima esperienza a cinque cerchi e saranno impegnati nelle rispettive staffette, dove si sono subito amalgamati ai colleghi più esperti. Il quattrocentista è reduce da una medaglia d’argento con Sito, Aceti e Scotti. Il centista da un oro con Jacobs, Patta e Tortu e il difficile compito, superato egregiamente, di sostituire Desalu, altro tassello dell’indimenticabile primo posto di Tokyo.

Ma ci sarà anche chi ha calcato le piste giapponesi, come Alice Mangione e Osama Zoghlami.

Quattrocentista classe ’97, nata a Niscemi, Mangione sarà una delle donne di punta della velocità. Ha scaldato bene i motori, conquistando agli Europei disputati a Roma una medaglia d’argento nella staffetta 4×400 metri mista, abbassando il record nazionale nella 4×400 metri femminile con le colleghe Accame, Trevisan e Polinari, poi strappando un 51″10 al meeting di Madrid, il secondo miglior tempo italiano di sempre, alle spalle della sola Grenot.

Per Zoghlami, classe ’94 nato in Tunisia, ma siciliano di adozione, tra Valderice e Palermo, sarà la prima volta senza il fratello Ala, che tanto aveva fatto bene tre anni fa, chiudendo in uno straordinario nono posto in un mezzofondo a consueta dominazione africana. Un 3000 siepi dunque in solitaria, ma a preoccupare realmente è la forma fisica, compromessa dagli infortuni stagionali.

IN CERCA DI RISCATTO

Fantasmi da scacciare e voglia di gratificare il lavoro svolto per entrambe le formazioni di pallavolo e pallanuoto. Le Olimpiadi di Tokyo sono state indimenticabili, ma non per le due discipline, che sono state tra le principali delusioni, insieme agli schermisti.

A esordire per prima sarà la Nazionale di De Giorgi, con il palermitano Roberto Russo. Il classe ’97, centrale della Sir Safety Perugia, è alla prima competizione a cinque cerchi, ma vanta già un ricco palmares. Superare il gruppo B, con Egitto e soprattutto Polonia e Brasile, e riscattare così l’eliminazione ai quarti della passata edizione non sarà facile senza una spinta in più. E Russo ne ha tutte le carte in regola.

Il giorno toccherà alla veterana Miriam Sylla e al volley femminile. La palermitana classe ’95, schiacciatrice della Pro Victoria Monza, è alla sua terza Olimpiade e questa volta l’intento è quello di spezzare la maledizione del quinto posto. Anche in questo caso il tabellone non ha sorriso all’Italia. Passato il girone C, con Turchia, Paesi Bassi e Repubblica domenicana, la Nazionale, che ha ritrovato il sorriso con Julio Velasco, rischia di incontrare ai quarti i campioni iridati, gli Usa.

Alla ricerca di una medaglia che manca ormai da molto tempo è anche il Settebello, una formazione che negli ultimi anni ha avuto un importante ricambio generazionale e all’interno del quale mister Campagna ha deciso di includere anche Francesco Condemi. Il catanese, classe 2003, dopo le stagioni all’Ortigia è riuscito a mettersi in luce anche alla Pro Recco. Non a caso, il centrovasca è una delle note più positive da inizio 2024: il bronzo agli Europei in Croazia e l’argento ai Mondiali di Doha. Il Girone A, tra Croazia, Romania, Grecia, Stati Uniti e Montenegro sarà combattuto, ma un destino più ostico è spettato alle colleghe donne.

Francia, Grecia, Stati Uniti e Spagna, infatti, saranno le prime avversarie di un Setterosa ricco di siciliane, grazie soprattutto alla pluripremiata Ekipe Orizzonte: Giuseppina Aurora Condorelli (portiere catanese classe 2001), Claudia Roberta Marletta (attaccante catanese classe ‘95) e Valeria Mariagrazia Palmieri (centrovasca catanese classe ‘93). Sarà un grande ritorno dopo la clamorosa assenza della passata edizione. Francia, Grecia, Stati Uniti e Spagna, infatti, saranno le prime avversarie del Setterosa.

LE CERTEZZE

Dovranno fare del loro meglio Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio. Le due spadiste sono state due delle poche della squadra di scherma a brillare in Giappone.

La prima non ha certamente bisogno di presentazione. Classe ’91, palmares da fare invidia e alla sua quarta Olimpiade: a Londra è stata la più giovane della delegazione ed eliminata ai quarti all’ultimo respiro, a Rio ha conquistato un argento, battuta in finale dall’ungherese Szasz, mentre tre anni fa si è dovuta accontentare del bronzo a squadra, con Mara Navarria, Federica Isola e la conterranea Alberta Santuccio.

Quest’ultima classe ’94, si presenta nella capitale francese come numero tre del ranking mondiale e dunque con altissime aspettative, come una delle principali candidate alla medaglia nella prova individuale e soprattutto dopo l’argento negli ultimi Mondiali di Milano e il bronzo agli Europei di qualche settimana fa.

ASTRI NASCENTI

Chi con un profilo più basso potrebbe accaparrarsi una medaglia, spinta dal magico entusiasmo olimpico, potrebbe essere Savita Russo. Nata Scicli e classe 2005, è la più giovane tra i siciliani in gara. Dopo aver brillato nel circuito giovanile di judo, da ottobre 2023 si è gettata a capofitto in un disperato tentativo di rimonta per qualificarsi a Parigi nei 63 kg. Tra i traguardi importanti il bronzo europeo assoluto di Zagabria.

Seppur giovanissimo, Alessandro Mazzara è invece alla sua seconda esperienza. Una vera e propria scommessa, proprio come la sua disciplina, lo skateboard, confermata dopo la sua prima apparizione e addirittura ampliata. Mazzara, rientrato nella top-20 del ranking mondiale, infatti, potrebbe avere qualche chance in più, visto che gareggerà nella specialità “park”.

MAI DIRE MAI

Lasciata alle spalle la delusione di non essere riuscito ad approdare a Tokyo, dopo aver sperato fino all’ultimo nel ripescaggio, nella categoria pesi medi, 80 kg, il catanese classe ’95, scenderà sul ring Salvatore Cavallaro.

Ripetere l’impresa giapponese nei pesi non sarà facile per la medaglia di bronzo Antonino Pizzolato. Al terzo gradino del podio negli 81 kg, confermarsi negli 89 kg, con i tanti problemi fisici che si sono susseguiti, potrebbe rivelarsi una della pagine più belle di questi Giochi.

Infine, tutto da scoprire l’otto senior maschile in canoa con il palermitano Emanuele Gaetani Liseo. Il classe ’96, alla prima esperienza, è sbarcato a Parigi con un pizzico di fortuna, qualificandosi per solo un centesimo di vantaggio sui canadesi.

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