Al traguardo i lavori di risanamento conservativo di Palazzo Corvaja a Taormina. L’ex sede del primo parlamento siciliano sarà pronto per la riapertura in questa fase finale del 2023 e potrebbe essere disponibile già dal prossimo mese di novembre. Si conclude così il piano di interventi che aveva portato alla chiusura dell’edificio storico nell’ottobre 2019, dopo l’assegnazione di un finanziamento di Un milione 180 mila euro al Comune di Taormina da parte del Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti dell’Assessorato delle Infrastrutture e Mobilità. Ulteriori somme sono state stanziate nei mesi recenti dall’Amministrazione De Luca per completare i lavori.
Proprio nelle scorse ore sono state liquidate dalla casa municipale ad un professionista le somme per la direzione dei lavori ed il coordinamento della sicurezza per i lavori che sono scattati nel 2021 e che sono andati avanti sino a questo momento.
Adesso bisognerà vedere quali saranno le valutazioni finali del sindaco Cateno De Luca su quella che sarà la destinazione del bene. L’ex Amministrazione aveva prospettato l’utilizzo di Palazzo Corvaja come museo della città con una convenzione a suo tempo stipulata con il Parco archeologico di Naxos-Taormina per questa finalità.
L’iniziativa museale è stata stoppata da De Luca, che ha lamentato quelli che sarebbero stati i costi a carico del Comune e ha poi disposto la revoca dei relativi atti poco dopo il suo insediamento nella fase iniziale del mandato ricevuto dagli elettori. Tra provocazione e realtà il sindaco ha fatto sapere che Palazzo Corvaja è destinato a diventare “la sede del Casinò di Taormina” e ha poi messo un ulteriore “carico” su questa affermazione aggiungendo che l’immobile appena ristrutturato “sarà il simbolo di Taormina capitale del nuovo Regno delle Due Sicilie”. La riapertura di Palazzo Corvaja è ormai prossima e De Luca potrebbe presto svelare le sue reali intenzioni su quella che fu la sede del primo parlamento siciliano, che viene ritenuto un immobile strategico che la sua Amministrazione intende valorizzare anche per rappresentanza e per eventi istituzionali di prestigio e non si esclude che possa, quindi, maturare una decisione a sorpresa su quello che sarà in via definitiva l’effettivo utilizzo.
Difficile, infine, se non da escludere immaginare, ad ogni modo, un ritorno al Palazzo Corvaja delle realtà che in passato avevano sede qui, ovvero il Servizio Turistico Regionale, per il quale si prospettano altre soluzioni, e l’Associazione Albergatori Taormina, che dalla passata Amministrazione era stata ricollocata con un ufficio all’interno della Badia Vecchia. Proprio questo bene, insieme a La Giara, sono invece destinati alla dismissione con il Comune che al momento tratta la relativa vendita al Parco archeologico di Naxos-Taormina, per fare cassa e rimpinguare i conti del bilancio verso l’obiettivo della fuoriuscita al più presto possibile dal dissesto finanziario.