Il Coordinamento dei Distretti Turistici Sicilia lamenta il comportamento “incoerente e schizofrenico” dell’Assessorato regionale al turismo. Per questo ha fatto sapere, con una nota, che nessuno dei 25 distretti parteciperà al vertice organizzato dalla Regione, in programma oggi a Piazza Armerina, alla presenza dell’assessore ai beni culturali e del presidente Crocetta. A motivare la decisione c’è la forte critica espressa in più occasioni dal Coordinamento nei confronti delle scelte fatte dall’assessore Anthony Barbagallo, in particolare quella di voler abolire gli stessi distretti per sostituirli con nuove strutture chiamate Dmo (Destination management organization).
Una situazione ritenuta paradossale. “I distretti turistici – si legge nel documento – che a dire dell’assessore Barbagallo sarebbero da ritenere cancellati, sono invece per gli uffici dell’assessorato regolarmente operativi come effettivamente risulta dallo stato dei fatti tanto che oggi vengono convocati con pec, proprio dall’assessorato al turismo, ad un incontro”. Alla riunione, inoltre, viene sottolineato, non è prevista proprio la partecipazione dell’assessore al ramo.
“L’incontro – puntualizza il Coordinamento – verte sulla presentazione del Programma FESR Sicilia 2014-2020, che proprio per l’azione superficiale dell’assessore Barbagallo, a nostro avviso non risulta rispettato nelle linee guida soprattutto nella parte relativa alla destinazione dei 5.000.000 euro sottratti ai distretti, regolarmente operativi, e spostati a beneficio dei Dmo ancora da costituire”. “Pertanto – conclude la nota – chiediamo all’assessore: si schiarisca le idee, dimostri coerenza tra le cose che dice e quelle che fa e poi ne riparliamo”.
Da tempo la politica si interroga sulla produttività dei distretti. Istituiti nel 2005 per far decollare il turismo nei diversi territori dell’Isola, secondo un approccio di cooperazione tra i soggetti istituzionali ed economici, non hanno mai prodotto i risultati attesi. Per il Coordinamento la responsabilità del loro fallimento è della stessa politica che non ha messo le strutture nelle condizioni di lavorare al meglio. Era, quindi, indispensabile che l’assessorato avviasse un confronto per capire cosa ha funzionato e cosa no. Invece, la giunta regionale e l’assessore nel 2015 hanno deciso, con una delibera di giunta, la loro cancellazione e l’istituzione delle Dmo.
Per Giovanni Callea, amministratore delegato uscente del distretto Pescaturismo, “c’è da chiedersi come una delibera di giunta, in un comparto così strategico, resti nel cassetto per oltre due anni, per poi improvvisamente resuscitare sotto elezioni. In pratica siamo a fine programmazione ed ancora non esistono nè si capisce chi e come dovrà costituire queste Dmo. Vedo all’orizzonte altri miliardi restituiti all’Europa. Va ricordato che la Regione Siciliana nella scorsa programmazione ha restituito oltre un miliardo di euro. Soldi sottratti all’economia della regione e a quelle infrastrutture senza le quali non si può parlare di turismo, nè di sviluppo, nè di nulla”.
“Non sfugge – conclude Callea – che questo minimo di movimento sul comparto avviene a ridosso della campagna elettorale, ma di solito gli assessori rendicontano quello che hanno fatto, non raccontano quello che vorrebbero fare, soprattutto se hanno governato per 5 anni”.