Chiusa la seconda parte dell’inchiesta Montante, in cui l’ex presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta è indagato per corruzione, emergono nuovi dettagli.
Li riporta oggi in prima pagina il quotidiano “Domani” in un pezzo esclusivo di Attilio Bolzoni: «C’è un presidente della Regione Siciliana inginocchiato ai suoi piedi. Per i soldi che ha ricevuto in campagna elettorale ma anche per altro: “Evitare la diffusione di un video a contenuto sessuale che lo ritraeva in atteggiamenti intimi con minori di nazionalità tunisina”. È Rosario Crocetta, presidente della lista del “Megafono” in un governo dal 2012 al 2017 dove comanda solo e soltanto il “partito di Confindustria”».
Questo l’incipit dell’articolo di Bolzoni, cronista siciliano di razza, autore dello scoop che il 9 febbraio 2015, fece emergere il caso Montante. L’articolo dell’epoca, uscito su Repubblica, aveva questo titolo “Antonello Montante, l’industriale paladino dell’antimafia sotto inchiesta in Sicilia per mafia”.
Oggi Bolzoni torna alla carica: “Così la Confindustria parallela governava Sicilia e mezza Italia”, e nel sommario: “Indagato l’ex presidente siciliano Rosario Crocetta, tenuto in pugno con video hard da Antonello Montante. L’ex vicepresidente degli industriali avrebbe controllato anche il direttore dell’Antimafia”.
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